Il 4 febbraio è una data che ci auguriamo verrà ricordata a lungo come quella in cui è sorta la prima, autentica, Carta Europea dei Diritti del Malato di Cancro. Il documento ufficiale, è stato presentato a Strasburgo, dopo anni e anni di lotte e pressioni operate da diverse organizzazioni impegnate nella ricerca e nell’innovazione sul cancro. La sua nascita coincide con la Giornata Mondiale contro il Cancro di quest’anno.
La carta nasce da una necessità evidente e cioè quella di allineare le opportunità dei malati di cancro a quelle dei loro concittadini sani. Il cancro, purtroppo, è una malattia ancora terribilmente attuale nel panorama europeo così come in quello italiano e procede ad un ritmo indemoniato. Si prevede che nei prossimi 20-25 anni morirà circa un malato ogni 10 secondi in Europa, mentre in Italia solo nel 2013 sono state segnalate ben 366mila nuove diagnosi e addirittura 173mila decessi.
Purtroppo accade spesso che coloro i quali risultano affetti dal cancro non godono di condizioni economiche o sociali considerate idonee per affrontare le ingenti spese mediche che la terapia comporta. In molti casi il paziente non ha nemmeno l’accesso alle più elementari soluzioni mediche che il cancro rende necessarie.
Obiettivo principale quindi di questo nuovo traguardo è quello di permettere a tutti di affrontare la malattia nella maniera più dignitosa possibile.
Come accennato gran parte del merito spetta alle numerose associazioni che hanno collaborato con entusiasmo a questa causa. Fra loro vanno menzionate almeno la ECPC (European Cancer Patients Coalition), nota associazione di malati ed ex-malati di cancro; la ECC (European Cancer Concord), costituita per lo più da esperti, ricercatori e professionisti del settore; la MAC (Associazione degli Europarlamentari contro il Cancro) e le italiane FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e AIMaC (Associazione Italiana Malati di Cancro).