Disturbi dell'umore
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Descrizione Disturbi dell'umore
Si è soliti associare i disturbi dell’umore alla depressione tanto che, spesso, si sente parlare di disturbi depressi ma questa associazione è assolutamente scorretta.
Il tono dell’umore, infatti, non è solo soggetto a depressione, ma potrebbe anche caratterizzarsi per tratti di umore euforico anormale che, in gergo psicopatologico, sono chiamati stati maniacali.
La depressione del tono dell’umore è un aspetto comune a molti quadri psicopatologici.
Come per l’ansia, anche la depressione del tono dell’umore è una reazione fisiologica in alcuni casi, ad esempio in caso di perdita o in situazioni di lutto, così come l’innalzamento del tono dell’umore è normale in relazione ad aventi e situazioni piacevoli e che ci fanno star bene.
A segnare il confine tra normalità e patologia vi sono alcune variabili: persistenza nel tempo, confluenza dei sintomi, alternanza degli stati di umore alterato con ciclicità.
A complicare l’individuazione netta del confine che separa normalità e patologia nell’ambito della classificazione dei disturbi dell’umore, vi è la differenziazione tra ciò che è disturbo e ciò che è episodio.
Sotto la macrocategoria disturbi dell’umore, infatti, innanzitutto riscontriamo gli episodi patologici di alterazione dell’umore:
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Episodio depressivo maggiore: presenza di umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno con assenza di reattività agli stimoli esterni, astenia, anedonia , alterazioni del ritmo sonno veglia e variazioni del 5% del peso corporeo. I sintomi devono essere presenti per almeno due settimane e non devono essere giustificati da lutto. Caratteristiche dell’episodio depressivo maggiore sono l’ideazione pessimistica e il ritardo psicomotorio.
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Episodio maniacale: si caratterizza per umore abnormemente e persistentemente elevato, espansivo o irritabile, logorrea, eccessi di autostima e grandiosità, distraibilità e diminuito bisogno di sonno. L’alterazione maniacale dell’umore deve durare almeno 7 giorni e deve essere di intensità tale da derminare una significativa compromissione del funzionamento lavorativo e sociale della persona.
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Episodio misto:Episodi affettivi depressivi e maniacali che si succedono in rapida alternanza
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Episodio ipomaniacale: simile all’episodio maniacale ma non di entità tale da compromettere del funzionamento lavorativo e sociale della persona.
Chiariti gli episodi, si passa alla classificazione dei disturbi:
Disturbi depressivi :
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Disturbo depressivo maggiore costituito da più episodi depressivi maggiori
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Disturbi distimico contraddistinto da umore costantemente depresso ma privo di episodi depressivi maggiori
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Disturbo depressivo non altrimenti specificato
Disturbi bipolari
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Disturbo bipolare 1 caratterizzato da un episodio maniacale alternato ad un episodio depressivo maggiore
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Disturbo bipolare 2 caratterizzato da un episodio ipomaniacale alternato ad un episodio depressivo maggiore
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Disturbo ciclotimico che si caratterizza per la presenza di sintomi maniacali e depressivi ma che non assumono la connotazione di episodi maniacali e depressivi
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Disturbo bipolare non altrimenti specificato
Il panorama dei disturbi dell’umore è ampio e difficile la distinzione tra normalità e deviazione dalla norma quando si parla di umore.
Sia la depressione che l’innalzamento del tono dell’umore possono causare danni significativi a se stessi e a gli altri. Per questo motivo, in caso di dubbio o se pensi che tu stresso o un tuo caro manifesti un chiaro cambiamento del modo di agire, anche se ritieni abnorme parlare di depressione o stati maniacali, richiedi un consulto agli psicologi per diagnosi e trattamento dei disturbi dell’umore.
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