Richiesta del codice fiscale condominiale

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Descrizione Richiesta del codice fiscale condominiale

Dato che il condominio viene considerato sostituto d’imposta è ovviamente tenuto a tutti gli adempimenti fiscali del caso, come, per esempio, il versamento delle ritenute d’acconto qualora il detto condominio abbia versato somme di denaro a soggetti terzi. Tra le spese che necessitano di questi adempimenti fiscali ci sono, per esempio, quelle che rientrano nella definizione di lavoro dipendente, come gli stipendi corrisposti a portieri ed imprese di pulizie, o quello corrisposto all’amministratore stesso, o anche i compensi per i contratti di appalto di opere e servizi. Il condominio deve inoltre versare i relativi sostituti d’imposta con il modello 770. Proprio per questo motivo l’amministratore è tenuto a procedere alla richiesta del codice fiscale condominiale presso l’Agenzia delle Entrate.

Al momento della richiesta del codice fiscale condominiale l’amministratore deve presentare oltre ai propri dati personali, anche il verbale dell’assemblea da cui risulta la sua nomina quale amministratore dello stabile. In caso di sostituzione di amministratore, quello subentrante è tenuto a comunicare all’Agenzia delle entrate l’avvenuto cambio. Nel caso in cui il condominio non dovesse avere un amministratore, dopo la richiesta del codice fiscale condominiale presso l’agenzia delle entrate, uno qualunque dei condomini, dietro disposizione di tutti i comproprietari, può utilizzare il suddetto codice, provvedendo ad applicare le ritenute, effettuare i versamenti e di conseguenza presentare la dichiarazione dei sostituti d’imposta per le ritenute, i contributi e i relativi premi assicurativi.

Dopo la richiesta del codice fiscale condominiale, l’Agenzia delle entrate può anche richiedere all’amministratore dati, note e documenti riguardo la gestione del condominio. Solitamente sono soggetti a queste ritenute e alla conseguente richiesta del codice fiscale condominiale anche i supercondomini, complessi formati oltre che da immobili anche da servizi e aree comuni, e i condomini parziali. Si definiscono condomini parziali, quelli che prevedono la gestione separata di un bene: l’utilizzo esclusivo cioè di una sola parte delledificio in condominio.

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