DPI: costo o risorsa?

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Antinfortunistica e DPI al servizio della sicurezza sul lavoro.

Le nuove normative sulla sicurezza sul lavoro assegnano al settore dell'antinfortunistica un ruolo sempre più decisivo nell'ambito delle politiche di prevenzione degli incidenti e degli infortuni lavorativi. L'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali(DPI) e le continue innovazioni tecniche prodotte dalle aziende e dagli specialisti del settore  forniscono, infatti, un contributo fondamentale nella quotidiana battaglia contro la piaga delle morti bianche e degli infortuni in generale.

Tuttavia, nonostante lo sforzo importante compiuto da imprese, lavoratori e professionisti della sicurezza per colmare il colpevole gap accumulato negli anni dal nostro Paese nel campo della sicurezza sui luoghi di lavoro, la strada da compiere è ancora tremendamente lunga e molti dati statistici ce lo testimoniano chiaramente.

Tra i tanti desta particolare scalpore uno studio pubblicato recentemente dall'Associazione nazionale calzaturifici italiani(ANCI) e che ha evidenziato come ben il 34% dei lavoratori italiani impegnati in campi che prevedono l'uso obbigatorio di dpi non faccia uso delle calzature di sicurezza. Un dato inquietante che conferma la pessima e radicata convinzione di considerare anche il più semplice tra gli strumenti di prevenzione come un inutile e fastidioso costo.

Peccato che non sia così e che in Italia ogni anno sono circa 45.000 gli incidenti sul lavoro con diretto interessamento del piede a cui si sommano i 240.000 infortuni dovuti proprio al mancato utilizzo di apposite calzature di protezione! Un numero enorme che l'Inail ha quantificato in una spesa annua per lo stato(cioè per noi cittadini) di quasi 310 milioni di euro!

E' ancora una volta evidente come una seria ed attenta pratica antinfortunistica sia non solo alla base di una reale politica di prevenzione degli infortuni ma rappresenti anche la prima risposta concreta per ridurre l'enorme peso dei costi assistenziali a carico della collettività, ancora di più in un periodio di crisi economica e di bilanci magri.

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