Impazza la polemica per la nuova app sviluppata dal colosso Apple e che permette di intervenire chirurgicamente sulla propria “Barbie” virtuale. L’applicazione, facilmente scaricabile su iTunes è rivolta ad un pubblico giovanile, che abbia superato però almeno i 9 anni di età e si chiama Plastic surgery & plastic doctor & plastic hospital office for Barbie version. Si tratta di un gioco, in pratica, molto simile al vecchio Allegro Chirurgo, popolarissimo negli anni ’90, attraverso cui puoi operare la tua Barbie specialmente quando ti sembra un po’ troppo” antiestetica”. La contestazione, partita da pochi elementi, è arrivata a conquistare i social network e punta a far vietare il download dell’applicazione. Associazioni ed organizzazioni si sono riunite criticando specialmente la superficialità con cui il gioco pare si sviluppi e il pessimo messaggio che trasmette ai giovani. L’idea, infatti, che il semplice fatto che la Barbie, intesa come un essere umano a tutti gli effetti, debba essere operata con urgenza solo perché è un po’ grassa è atroce, stando alle parole dei maggiori esponenti della protesta.
Del resto, non si tratta della prima app che affronta il delicato tema della chirurgia plastica con tanta leggerezza. Mesi prima su Google era già possibile scaricare una app di nome Chirurgia Plastica, sviluppata da una certa Natalya Staritsyna, e che funzionava in maniera del tutto simile a quella prodotta da Apple. La app di Google, d’altronde, non ha nessun limite d’età, tanto che è stata scaricata già da quasi un milione di persone, e si basa su gli stessi identici principi dell’altra. Anche qui c’è una Barbie che, arrivata ad un certo punto, dopo aver mangiato troppi hamburger e cioccolate che l’hanno resa grassa e brutta, annuncia che non può più vivere così e che, quindi, solo un bell’intervento di chirurgia plastica potrebbe ridarle la meritata felicità.