La Tac: come si fa e a che serve

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La Tac

La tomografia assiale computerizzata, da tutti conosciuta come Tac, è una speciale tecnica diagnostica che fa uso delle radiazioni ionizzanti, ossia i raggi x, e si caratterizza dal fatto che le immagini ricavate attraverso la esposizione ai raggi, vengono classificate e rielaborate mediante un computer, al fine di ottenere un’immagine tridimensionale dell’area interessata.  La Tac può fornire informazioni molto utili rispetto a qualunque zona del corpo, ivi compreso il sistema nervoso centrale ed il cervello.

I campi d’azione della Tac sono numerosissimi, così come i disturbi che è in grado di diagnosticare. Tuttavia, il progetto iniziale, opera dell’ingegnere inglese Godfrey Hounsfield e del fisico sudafricano Allan Cormack, che gli valse il premio Nobel per la medicina nel 1979, permetteva esclusivamente l’analisi delle strutture del cranio e perciò delle patologie cerebrali. Fortunatamente, con il passare degli anni, si intuì che la strumentazione avrebbe potuto procurare eccellenti risultati anche in altri ambiti (precursore di questa idea fu fra gli altri l’originario italiano Ralph Alfidi). Oggi questa tecnica risulta parecchio utilizzata in tutto il mondo, con oltre 70 milioni di scansioni eseguite solo negli Stati Uniti annualmente.

Trattandosi di un esame molto tecnico è però necessario, per conseguire una Tac, una richiesta specifica da parte di uno specialista. Nella maggior parte dei casi sarà egli stesso a consigliarvela in presenza di sospetti che concernono l’alterazione della composizione del tessuto di un organo. In ogni caso non è previsto alcun ricovero ospedaliero né prima né dopo l’intervento.

La durata dell’esposizione dipende dal punto oggetto di analisi, ma generalmente non supera mai i 30 minuti. Quello che, invece, accade esattamente durante la scansione è che le radiazioni che il corpo emana, in risposta ai raggi ionizzanti, vengono raccolte da un computer, che provvede a trasformarle opportunamente in impulsi elettrici e successivamente in immagini tridimensionali, in grado di rilevare efficacemente i diversi strati interni.

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