La vigilanza privata e la Polfer collaborano per la sicurezza dei viaggiatori

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Tra ladri e clochard, i ragazzi della vigilanza privata entrano in azione a fianco della Polfer.

Tutti lo possiamo immaginare, lo abbiamo visto persino nei film americani; esiste un popolo che di notte non sapendo dove andare, cerca un posto per dormire nelle carrozze dei treni fermi e nei depositi delle stesse. Purtroppo esiste anche un racket che pretende soldi da questi poveri disgraziati, nemmeno fosse un albergo. Non sono più i tempi del blues...

Stiamo parlando della zona di Bergamo, Brescia, Milano porta Garibaldi, Milano Cadorna, Saronno, Rho, insomma tutta la zona che riguarda la Trenord, ma dormire in treno, rifugiarsi per il freddo in un vagone chiuso, non è una prerogativa solamente del nord, come il racket non è una prerogativa solo del sud.

Le Ferrovie hanno quindi provveduto ad una forma di vigilanza notturna nei luoghi suddetti e non solo, usando personale specializzato di istituti di vigilanza privata e agenti della Polfer, i quali sono riusciti bene nel loro difficilissimo ( data la vastità della zona da sorvegliare) intento. Anche se Giuseppe Biesuz di Trenord calcola in 12 milioni di euro annui la spesa necessaria alla riparazione dei soli atti di vandalismo.

Sono riusciti a fermare le continue rapine che avvenivano da parte di un giovane tossicomane nella tratta Como-Chiasso, guardie giurate viaggiando in coppia sui treni controllano i varchi di Lancetti, Bovisa, Porta Venezia, Porta Vittoria e tanti altri. Durante il giorno sono controllate anche le stazioni di Varese e Saronno.

E`ovvio che questi ragazzi, queste dedite guardie giurate, per quanto coraggiosi a mio vedere, non possono farsi carico di tutti i problemi: “Bisognerebbe installare sistemi di videosorveglianza sui nuovi treni” loro propongono, anche se al momento, le quattromila telecamere di vigilanza installate in tutta la Lombardia delle quali 200 solo nella Centrale di Milano, non sono che un ago nel pagliaio. Servirebbero più ospizi e più soldi alla prevenzione sociale dico io, ma sembra invece che tutti siano in vena solo di tagli....

Certo è che il mercato del lavoro tra le guardie giurate non è sicuramente in crisi, per fortuna le palestre e i tiri al bersaglio italiani non sono mai vuoti, speriamo solo che tra una flessione e l’altra si riesca ad integrare con lo studio della psicologia e la pratica della compassione e pazienza. Questi ragazzi ne devono possedere veramente tanta...