Chi sospetterebbe che i propri dipendenti compiano azione lesive alla propria azienda?
La risposta è molto ovvia, nessuno, ma come in ogni situazione bisogna calcolare sempre i possibili imprevisti.
La storia della quale ci occupiamo oggi riguarda cinque guardie giurate e si svolge nella provincia di Monza e Brianza.
Tutto inizia quando gli individui presi in questione decidono di arricchirsi ai danni del proprio istituto di vigilanza.
Il furto al caveau che ha fruttato ben 500 mila euro risale ai mesi di agosto e settembre del 2012 e la cosa più grave è proprio il fatto di aver voluto colpire l'istituto di vigilanza al quale prestavano servizio ai tempi dei fatti.
I cinque agenti hanno agito con molta facilità in quanto conoscevano le modalità d'azione e sopratutto il momento più giusto per mettere a segno il colpo della vita.
La polizia si è messa sulle loro tracce e dopo numerose ricerche ed intercettazione è riuscita ad acquisire le prove necessarie all'arresto.
Ad inchiodare i cinque sono state le registrazioni effettuate all'interno dell'istituto e gli oggetti ritrovati nelle case tra i quali: orologi, gioielli di valore e alte somme di denaro circa
50.0000 euro.
I cinque vigilantes pagheranno per la loro colpevolezza oggettiva e forse per la loro troppa consapevolezza e sicurezza di restare impuniti.