Curare l’ansia nella società attuale, fatta di ritmi frenetici e scadenze improrogabili, si è trasformata per alcuni in una questione di vita o di morte. Ma cosa sono questi attacchi di ansia? In linea generale esistono due tipi di teorie principali sul tema.
La prima, o “teoria psicoanalitica”, interpreta l’ansia come una conseguenza di conflitti irrisolti dell’inconscio, una sorta di meccanismo di autodifesa per evitare quegli impulsi che risultano in conflitto con la propria coscienza.
Secondo la seconda teoria, o “psicodinamica”, si tratta di una risposta dell’organismo ad una sensazione di pericolo imminente. Si citano, inoltre, le teorie socio-generiche, che attribuiscono questo disturbo alla nostra epoca, quindi alla fine delle grandi ideologie, alla rapidità dei cambiamenti e delle innovazioni tecnologiche, all’alienazione, e quelle biologiche, secondo cui il disturbo d’ansia dipende semplicemente dal tipo di conformazione cerebrale di ogni individuo.
Ma cosa si può fare realmente per curare l’ansia?
Innanzitutto tendiamo a sconsigliare l’uso di farmaci come soluzione definitiva, anche se questi possono fornire un ottimo supporto temporaneo nei casi più complessi.
Molto più utile risulta invece la famosa terapia cognitivo-comportamentale. Essa si articola essenzialmente in due momenti: il primo, quello cognitivo, che ha la funzione di scoprire il reale motivo del disturbo dandone un’immagine chiara. E’ necessario, infatti, identificare la ragione scatenante i nostri attacchi di ansia per poterli combattere efficacemente. In questo caso, può essere d’aiuto realizzare una lista dei luoghi, delle persone e delle situazioni in cui l’ansia si verifica più frequentemente, così come una descrizione dei principali sintomi.
L’obiettivo di questa fase è di sostituire quell’idea negativa che tendiamo ad attribuire alla circostanza specifica con una più positiva, serena e sopportabile. Nel secondo stadio, invece, ci si occupa di modificare effettivamente quei comportamenti, come l’elusione o l’irrequietezza, che di solito si manifestano con l’ansia, anche attraverso l’uso di specifiche tecniche di rilassamento.
L’uso corretto di queste tecniche dà in genere dei risultati molto incoraggianti per curare l’ansia. Fra queste le più note sono legate alla respirazione, che inequivocabilmente diventa difficoltosa al presentarsi degli attacchi di ansia, e ad i muscoli, che tendono ad essere tesi. Infine, un’altra soluzione, non meno importante, è quello di saper cambiare sapientemente le proprie abitudini quotidiane. E quindi:
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Evitare la terribile caffeina;
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Dedicarsi a delle tranquille attività quotidiane (trovatevi un Hobby!) che vi risultino rilassanti e che non devono in nessun modo costituire una preoccupazione;
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Ridurre il consumo di alcol;
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Aumentare l’esercizio fisico;
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Apprendere a gestire efficacemente il vostro tempo.
Seguendo questi consigli curare l’ansia può diventare molto più semplice di quanto possiate immaginare.