L'impulsività

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Cosa è l'impulsività

L’impulsività, spesso, viene identificata come un difetto, come l’emblema di una carattere immaturo e, talvolta, pericoloso. Tuttavia, la questione è ben più complessa.

La persona impulsiva, a differenza di quella che possiede autocontrollo, tende a scaricare in modo immediato, a volte inopportuno, i proprio sentimenti e conflitti. E’ come se sentisse un impulso, appunto, irrefrenabile, una spinta ad agire e sfogare con azioni e parole concrete le proprie tensioni, in quanto probabilmente fa fatica a contenerle.

Un bambino che, in un momento di rabbia, scaglia un giocattolo contro il muro perché non riesce a maneggiarlo, oppure perché disturbato dal comportamento di un suo compagno, agisce d’istinto per alleviare la sua tensione. Normalmente, crescendo, il bambino imparerà a trattenere i suoi impulsi ed adeguarli in base alle esigenze della situazione. Tuttavia, lo sviluppo di questa abilità non avviene in maniera omogenea per tutte le persone.

D’altronde risulta anche avventata l’interpretazione per cui chi ha un carattere molto impulsivo è un immaturo, oltre che un soggetto potenzialmente pericoloso ed intollerante. E’ vero che l’estremizzazione di questo difetto può comportare conseguenze anche molto gravi, fino all’omicidio come la cronaca nera evidenzia settimanalmente. Allo stesso tempo però vanno considerati gli aspetti positivi di questo tratto della personalità.

L’impulsività, infatti, può facilmente e correttamente tradursi in segno di sincerità relazionale. Una persona che manifesta apertamente le proprie emozioni, sia sul versante dell’amore che in quello dell’aggressività, si rivela schiettamente per quello che è. Un comportamento simile è in grado, in alcuni casi, di smorzare le tensioni, evitando che queste si accumulino nocivamente, e di creare momenti di scambio e collaborazione nei rapporti interpersonali, fattore questo che può risultare produttivo per la vita sociale, per il lavoro e per la famiglia.

I problemi scattano quando l’individuo, non essendo capace di controllare le proprie emozioni, e senza tener conto del contesto e delle conseguenze del proprio agire, si comporta come se in campo esistessero solo le sue ragioni. Le conseguenze, anche senza arrivare all’omicidio, possono essere drammatiche. Come diceva Mark Twain “Le parole affrettate fanno perdere le amicizie.” Queste e non solo aggiungerei io…

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