Bufera sul Policlinico di Verano, in Brianza. Un servizio andato in onda pochi giorni fa attraverso il celebre show di Italia 1 Le iene ha inchiodato la struttura ospedaliera, rivelando al pubblico delle verità alquanto allarmanti. Il filmato era stato girato già a metà novembre dello scorso anno e succedeva ad una segnalazione ricevuta, alcuni mesi prima, da una dipendente del centro.
La registrazione disegna una realtà decisamente preoccupante fatta di macchinari del tutto o quasi non funzionanti e condizioni igieniche ai limiti della decenza. Tutto ciò avveniva nel reparto di fisioterapia, appartenente alla famiglia Di Salvo. Nel servizio, condotto dalla brava Nadia Toffa, si scopre come il centro fornisse cure fisioterapiche placebo sui pazienti utilizzando però macchinari non funzionanti, rotti, o addirittura spenti e come essi venissero serenamente spacciati per operanti ai pazienti. La ragazza dalla quale è arrivata la denuncia spiega, in particolare, che qualora i pazienti sospettassero l’imbroglio li si tranquillizzava con ulteriori menzogne. Del resto nella maggior parte dei casi i malcapitati non si accorgevano di nulla.
Anomale, a quanto pare, anche le abitudini igieniche, dato che spesso e volentieri panni e spugne impiegate nel reparto non venivano sterilizzati, come di norma, ma semplicemente lavati, per di più con il detersivo per i pavimenti. Una descrizione, insomma, degna di un horror movie.
Alla vista delle telecamere televisive il direttore del centro, il dottor Alessandro Cagliani, è apparso piuttosto imbarazzato, sollevando però, il giorno dopo, diverse critiche e obiezioni e, annunciando il ricorso al tribunale. Il primario ha enunciato una serie di statistiche per dimostrare l’innegabile eccellenza del centro, come il numero dei pazienti annuali (circa 100mila), vantando poi il fatto che nessuno di loro si fosse mai lamentato in questi anni.
La vicenda quindi è ancora aperta e non ci resta che attendere nuovi sviluppi.