Numerosi gli scontri tra le fazioni Fisioterapia e Scienze Motorie.
La battaglia c'è da sempre e sussiste per scarsa informazione, circa le competenze effettive dell'una e dell'altra.
A tentare di dissipare le somiglianze, il documento Ministero-Regioni, quasi ultimato dal tavolo di lavoro.
In prospettiva di una promulgazione dell'attività fisica intesa in senso generico, la Fisioterapia e le Scienze Motorie devono fare pace, riprendersi i rispettivi oneri e onori e lavorare al meglio, armonizzandosi l'un l'altra, anziché combattersi.
La prima infatti, rientra nelle scienze Sanitarie e vuole mirare a una ripresa fisica in seguito a un trauma, a una patologia, o comunque prende in carico quei problemi fisici, che incidono sull'autonomia individuale.
La seconda invece, orientata allo sport e all'esercizio fisico, si propone come AFA, ovvero come 'attività fisica adatta' , intenta a combattere l’ipomobilità, favorire la socializzazione e promuovere stili di vita più corretti.
Strumento fondamentale di differenziazione è la terapia che, chiaramente varia a seconda della situazione dell'individuo.