E la chiamano Derattizzazione...Nutrie attenzione!

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Ed eccoci di nuovo in preda alla follia venatoria, che questa volta parte dal leghista Alessandro Marelli, della Regione Lombardia contro la povera Nutria (myocastor coypus).

Il relatore, non avendo probabilmente niente di meglio da fare che pensare di andare a caccia 24h su 24h, ha presentato una proposta di legge al Parlamento (tra l’altro composta di due soli articoli) che dà la totale libertà alle Regioni di predisporre piani di abbattimento definiti eufemisticamente: “piani di controllo” per le Nutrie ( realizzabili appunto 24h su 24 e in qualsiasi periodo dell’anno). Il Consiglio regionale della Lombardia - di cui il relatore Marelli fa parte - ha dovuto richiedere ovviamente all’Assemblea di Montecitorio di inserire la Nutria tra le specie non tutelate,  quando invece,  fin dal febbraio 1992,  una norma  definiva la Nutria, comunemente conosciuta come “castorino”, come “specie non cacciabile”.

Non solo ma con la sua proposta folle, una volta approvata, la Nutria si potrà sterminare legalmente , cosa che fino ad adesso veniva fatta illegalmente, di notte e di nascosto, e questo (fatto gravissimo) sarà permesso anche dentro le aree protette e nei parchi naturali. E non crediate che sia finita qui perché, se prima poteva essere uccisa a fucilate solo dai regolari cacciatori con tanto di licenza, adesso, una volta esclusa dalla legge 157 che la inseriva proteggendola tra la fauna selvatica, la potranno uccidere a loro piacimento anche gli stessi contadini, definiti : “conduttori dei fondi agricoli”, con tutto il rispetto per carità! La letteratura è piena di descrizioni su come sanno sparare bene i contadini quando cerchi di portargli via una frutta dall’albero.

Per l’approfondimento etologico su questo animale, importato originariamente dal sud america per gli allevamenti di pelliccia e poi abbandonato lungo i fiumi nella pianura padana e in Toscana, dove tra l’altro si è tranquillamente ambientato e integrato, sui danni che può causare alle coltivazioni, vi rimandiamo ad un link in basso all’articolo, semplice, interessante e completo e non di parte.

Ma per quanto riguarda il commento a questa proposta lasciatemelo fare anche attraverso qualche cifra.

  • Gli incidenti di caccia solo nel 2011 hanno causato 25 morti e 75 feriti, se pensate siano pochi....
  • E`stato ampiamente dimostrato che in caso di intensa attività venatoria durante una stagione, gli animali rimasti avranno più cibo a disposizione e quindi si riprodurranno di più raggiungendo prima del tempo la maturità sessuale, le popolazioni di animali si sa, raddoppiano in modo esponenziale.
  • La Toscana con l’invasione di cinghiali ne sa qualcosa ed è per questo che non si sognerebbe mai di proporre una stupidaggine del genere.
  • Fa’ sicuramente più danni alla salute umana il piombo delle cartucce che rimangono sul terreno dopo una “battuta” entrando subdolamente nelle piante che finiranno sulla nostra tavola. Quantità infinitesimali di piombo causano ritardi nell’acquisizione delle facoltà precognitive nei bambini e non solo, inquinando così anche i nostri corsi d’acqua, lasciando il più delle volte le nutrie colpite a morirci lentamente e veicolando in questo modo la leptospirosi.

Tra l’altro tra le varie esperienze contro la legge, fatte e organizzate dai propri comuni , nel lodigiano per esempio, si offriva anche un premio in denaro definito “incentivo” per ogni capo di nutria ucciso. Pensate che pacchia! Finalmente un modo di guadagnare divertendosi con gli amici ! Facendo i Rambo con la vecchia pistola del nonno.

Avendo già ucciso tutto quello che potevano uccidere nella bassa padania, terra bellissima e ricchissima,  una bella bevuta e giù a sparare alle Nutrie, chissà poi se le loro signore impareranno pure a cucinarle , ma non vi preoccupate tra i link troverete anche un video di cucina che insegna a fare l'arrosto di Nutria. Forse i signori “di Giussano” vorranno poi venire giù a Roma ad uccidere anche le nostre Nutrie del parco di Villa Pamphili o di Villa Borghese prima che comincino a rosicchiare le loro belle poltrone.

Speriamo ci sia qualcuno di più intelligente a Montecitorio che capisca che, se esiste un problema del genere, questo deve venire affrontato da persone specializzate in derattizzazioni ( pur non trattandosi di ratti), da biologi e da ecologisti, esistono trattamenti di sterilizzazioni parziali per esempio, monitoraggio degli argini, metodi di cattura e allontanamento, più facili nel caso delle Nutrie perché vivono in strutture sociali di intere famiglie.

Insomma i cacciatori siano seri e professionali anche loro una volta tanto, pane e giochi non sempre è tutto quello che serve per vivere.