Cosa fare quando il legno è aggredito dai tarli

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Come eliminare i tarli dal legno

Avere un mobile in legno aggredito dai tarli è una vera seccatura. Questo comincia a indebolirsi, imbruttirsi e infine finisce per rompersi. I tarli , infatti, scavano il legno fino al midollo, sia per nutrirsi che per creare i nidi.

I tarli si nutrono essenzialmente di legno e di solito non lo abbandonano, fino a che non l'hanno letteralmente divorato.

All'interno del legno essi prolificano e, quando sono in esubero, alcuni esemplari tendono a migrare, magari in un altro mobile o, nella peggiore delle ipotesi, nelle travi del soffitto. Per questo è importante non prendere sotto gamba la presenza di questo insetto all'interno della propria casa.

Come scoprire se un mobile è aggredito dai tarli

Scoprire se all'interno dei nostri mobili ci sono i tarli, è abbastanza semplice:

  • Primo indizio, fondamentale ma che può trarre in inganno, è la presenza sulla superficie del legno di forellini di circa 2mm. I tarli creano queste vie di uscita quando sfarfallano. Sono questi quindi i segni di una covata già avvenuta. Quasi certamente significa anche che all'interno è già presente la nuova nidiata.
  • Se ci sono i tarli all'interno del mobile, dovreste sentirlo. Provate ad appoggiare l'orecchio al legno, i tarli quando mangiano sono abbastanza rumorosi, se il mobile, presumibilmente attaccato, è nella camera da letto, vi sarà capitato di sentire questo rumore durante la notte.
  • Nei pressi del mobile, viene continuamente trovata della segatura. Questo indizio sta a significare che al suo interno i tarli stanno rosicchiando il legno. La segatura prodotta sono gli scarti dell'animale.

Quindi, se abbiamo un mobile con dei fori, indubbiamente creati dai tarli, quasi certamente c'è una infestazione in corso. La certezza più assoluta la dà il ritrovamento di segatura nei pressi del mobile. Comunque è consigliabile, anche solo in caso di sospetto, eseguire il processo di cura del legno.
Per effettuare il trattamento ci si può rivolgere a un restauratore, se invece si è amanti del fai da te, basta seguire queste brevi istruzioni.

Istruzioni su come trattare la superficie

Preparazione

Prima di tutto spostiamo il mobile in un locale adatto a questo tipo di lavoro. Oltre alla polvere che andremo a produrre, utilizzeremo sostanze chimiche. Quindi è bene trovare un luogo all'aperto, se il tempo lo permette o, altrimenti, al chiuso ma solo se ben areato.

A questo punto, il primo passo è quello di carteggiare il mobile, per eliminare lo strato superficiale della pittura o del lucido. Questo per garantire un adeguato assorbimento dei prodotti che andremo a usare. Si può utilizzare una spugnetta metallica, se però lo strato di pittura è molto spesso si consiglia l'utilizzo di carta vetrata.

Prestare attenzione a non creare solchi nel legno e a non riempire i fori dei tarli con la segatura prodotta dalla carta vetrata.
Una volta che il legno è ruvido possiamo procedere col trattamento.

Il trattamento vero e proprio

Per avere la certezza di un buon risultato è bene affidarsi ai prodotti specifici che si trovano sia nei negozi specializzati, che nei negozi di bricolage e in quasi tutti i ferramenta.

Nel caso in cui il pezzo da trattare sia di piccole dimensioni, lo si può immergere interamente nel prodotto, per un'ora circa. Successivamente il pezzo va lasciato sgocciolare, meglio se appeso, fino a che non sia completamente asciutto.

Se bisogna trattare un mobile intero, per ovvi motivi pratici, l'immersione non è il metodo migliore. Si andrà invece a spruzzare il liquido, buco per buco, con l'ausilio di una comune siringa.

In commercio si possono trovare spray che garantiscono un'ottima penetrabilità nel legno. Il metodo “buco a buco” è comunque più sicuro, in quanto permette al prodotto di arrivare fino all'interno, dove si annidano i tarli. Questo passo vi impegnerà molto tempo, quindi armatevi di pazienza e volontà. Dopo che si sono trattati tutti i buchi, in profondità, è bene passare, con un pennello, uno strato di prodotto contro i tarli su tutta la superficie esterna.

Lasciamo quindi asciugare il legno per bene. Il periodo varia in base alle condizioni climatiche e dell'ambiente dove si sta lavorando. Generalmente due giorni dovrebbero essere sufficienti.

Chiusura dei fori

Una volta che il nostro mobile è asciutto, non ci resta che stuccare tutti i fori di sfarfallamento presenti sulla superficie. Possiamo procedere utilizzando uno stucco qualsiasi, anche se la pasta di legno è sicuramente la migliore, perché ottenuta da segatura finissima e colle viniliche. La potete fare anche da voi, è facile e ugualmente efficace rispetto a quelle che trovate in commercio. Preparate un composto di colla vinilica e segatura, con l'accorgimento di utilizzare una segatura davvero fine.

Se si intende lasciare il legno grezzo, trattato semplicemente con un lucido, è meglio utilizzare stucchi colorati. Ne esistono di varie sfumature in base al tipo di legno. Cercate di scoprire di che legno è fatto il mobile, poi prendete uno stucco dalla tonalità il più simile possibile.
Se intendete verniciare il mobile, potete ripiegare su uno stucco qualsiasi. Va benissimo anche quello bianco.
Lasciare asciugare bene prima di procedere con il trattamento finale desiderato.

 

Avete seguito queste semplici istruzioni? Potete stare certi che quel mobile non verrà più attaccato dai tarli. Almeno fino a quando non compariranno nuove crepe (questo non dovrebbe comunque succedere facilmente). Le femmine dei tarli difatti depongono le uova facendosi strada all'interno del legno, attraverso le crepe o utilizzando i fori di sfarfallamento, quelli che abbiamo appena sigillato.

Bisogna fare piuttosto attenzione che i tarli non siano già in un altro mobile e questo è molto probabile. Passare al “setaccio” tutta la casa. I problemi che ne conseguono, se i tarli decidessero di stabilirsi nelle travi del tetto, sono molto più gravi di quelli che possono creare in un mobile.

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