Antichizzazione del ferro

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Il ferro è considerato un materiale di uso comune, presente ormai in tutte le case sotto forma di piccola oggettistica, oppure lavorato e decorato per cancelli o ringhiere. È un metallo di color grigio, molto resistente, plasmabile, duttile e saldabile con se stesso.
Il ferro è uno dei materiali più presenti sulla terra; compone il 34,6% del materiale terrestre. Il ferro non si trova mai puro, ma è ricavato da un’estrazione minerale. Quello chimicamente puro si ottiene soltanto convertendolo a caldo con idrogeno e l'ossido di ferro puro o per elettrolisi di una soluzione acquosa di alcuni suoi sali.

L’età del ferro

In Italia l’estrazione del ferro risale sin dai tempi degli Etruschi (VIII -IX secolo a.c.).  Prima di essi la rudimentale siderurgia non era assolutamente in grado di creare temperature di fusione superiori agli 1300°C. Grazie all’alta temperatura si riuscì a estrarlo dagli altri minerali.
Una delle più importanti testimonianze dell’estrazione etrusca sono gli imponenti cumuli di scorie (resti di fusione e lavorazione) presenti a Populonia e nel Grossetano. I quali sono la documentazione più concreta dell’avanzata e antichissima industria del ferro. La regione Toscana all’epoca, si poteva vantare di essere uno dei poli siderurgici più avanzati dell'antichità. Con essa troviamo anche alcune zone delle Alpi centrali come le valli Brembana, Seriana, val Camonica e val Trompia; dove si trovano rilevanti miniere ferrose.
Non per niente, un periodo della preistoria che va dal 1200 a.c. è definito proprio l’età del ferro. Periodo in cui, questa importante scoperta per l’essere umano, gli permise di costruire svariati utensili e armi molto più resistenti del bronzo.

Il ferro dei nostri giorni

Oggi il ferro, è un elemento chimico caratterizzato dal numero ventisei, lo troviamo spesso legato ad altri materiali:

  • Nichel
  • Manganese
  • Cromo
  • Silicio
  • Carbonio
  • Il ferro

Oggi è considerato un materiale da costruzione fondamentale; ci fabbricano automobili, elementi portanti di edifici o addirittura scafi di navi.

Antichizzare il ferro

Ai nostri giorni, piace molto l’idea di avere nella propria abitazione o in esterno degli oggetti di ferro, ma che abbiano una parvenza antica e usurata. Per eliminare il lucido e la brillantezza di un cancelletto per esempio, esistono diversi metodi. Per ognuno di essi però, bisogna anticipatamente procedere con della carta abrasiva, per togliere lo strato di antiruggine presente sulla maggior parte degli oggetti di ferro nuovi.

  • Il primo metodo può essere quello di bagnare il ferro con dell’acido cloridrico, lasciandolo poi asciugare all’aria aperta. L'oggetto, una volta asciutto, va ricoperto di acqua ossigenata a 130 volumi. In questo caso l’effetto sarà la creazione di un velo invecchiante.
  • Un’altra possibilità è d'impregnare una spugna con l’olio dei freni di un’automobile, e passarla sull’oggetto da invecchiare. Quando è asciutto, bisogna lavare l’oggetto usando anche un semplice detergente per piatti. Lasciare asciugare per un’intera giornata e poi lavare ancora con acqua all'interno della quale si fa sciogliere un po' di soda caustica. 

Una volta asciutta la superficie, in entrambe i casi, passare una mano di convertitore, (prodotto liquido a base acida, usato per bloccare il processo ossidativo del ferro e delle sue leghe). Lo puoi trovare in qualsiasi ferramenta. Infine, una vernice nitro per fermare l’invecchiamento e proteggere il lavoro.  In ognuno di questi passaggi è importante ricordarsi di lasciare asciugare all'aria aperta l'oggetto. 

Un’ultima, ma non di certo la soluzione definitiva sono le vernici a effetto antichizzante. Si possono trovare in qualunque colorificio e che rendono l’oggetto forgiato e invecchiato, in modo molto realistico. Un esempio è lo smalto che crea l’effetto del ferro ossidato, micaceo invecchiato oppure la vernice che offre come risultato della finta ruggine.

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