Haccp e sanzioni.

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Haccp: opportunità ma anche norme da rispettare.

Abbiamo più volte sottolineato l'importanza rivestita dall'haccp nell'adeguare i livelli di qualità ed igiene del nostro comparto alimentare con quello di molti altri partners europei. Il piano di autocontrollo, infatti, ha permesso alle nostre aziende di colmare il gap accumultato negli anni a causa di una legislazione del settore assolumente insufficiente e superficiale, facendo del tema della sicurezza alimentare il fulcro di una sana e corretta gestione, in un settore da sempre considerato strategico per il nostro Paese.

Tuttavia è innegabile che l'haccp, oltre al suo carico di opportunità, sia anche una normativa da rispettare, con le sue multe e le sue sanzioni. Il Dlgs 155/97 stabilisce, infatti, all'articolo 8 che " Il responsabile è punito con una sanzione amministrativa nel caso in cui non provveda ad avviare quanto previsto nell’articolo 3(il responsabile dell’industria alimentare deve garantire durante la fase di preparazione, trasformazione, fabbricazione, confezionamento, deposito, trasporto, distribuzione, manipolazione e vendita di prodotti alimentari). Nel caso in cui non avvenga il ritiro dal commercio della merce considerata pericolosa, il responsabile dell’industria alimentare è punito con l’arresto e un’ammenda".

Insomma un quadro normativo sempre più rigoroso e fiscale e, probabilmente, non potrebbe essere altrimenti in un Paese come il nostro che, da un lato, è stato profondamente segnato dai recenti disastri di tipo ambientale anche nel comparto agroalimentare, dall'altro ha la necessità di garantire la massima qualità e trasparenza alle sue straordinarie produzioni enogastronomiche, tuttora simbolo dell'eccellenza dei prodotti made in Italy nel mondo.

 

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