Haccp: tutto inizia con il libro verde

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Haccp e Unione Europea: un binomio a tutela dei consumatori.

Dopo anni di mancanze, ritardi e adeguamenti forzati si può sottolineare con soddisfazione che anche il nostro Paese ha compiuto molti passi in avanti sulla strada della sicurezza alimentare. L'haccp, ossia il protocollo di autocontrollo e certificazione  a cui devono attenersi scrupolosamente le aziende del settore, è ormai una realtà diffusa e conosciuta, fatta di corsi di formazione, in notevole sviluppo quelli online, di specifici manuali per categoria di appartenenza, di un costante impegno negli aggiornamenti normativi di un settore in continua evoluzione.

Eppure fino a meno di vent'anni fa poco e niente era stato fatto nei singoli Stati per regolamentare e, sopratutto, garantire maggiormente la sicurezza e la salute dei consumatori in un campo così delicato quale quello agro-alimentare. Fu proprio l'impegno deciso e diretto dell'Unione Europea, infatti, a smuovere le acque per adeguare leggi e normative dei Paesi membri con quelle delle altre nazioni del mondo occidentale.

Nasce così nel 1997 il Libro verde sulla sicurezza alimentare che, insieme al successivo Libro bianco, ha fornito i principi base della legislazione europea in tema di sicurezza alimentare e haccp. Grazie a questo importante documento, infatti, si sono introdotti i concetti fondamentali a cui si sono dovuti adeguare tutti gli Stati membri dell'Unione. Dalla tracciabilità dei prodotti ai mangimi utilizzati, dalla preparazione degli alimenti ai fertilizzanti usati all'origine della produzione, tutto ha inizio con il Libro verde che ha determinato, pertanto, le principali linee guida delo storico Regolamento(CE) n.178/2002, il famoso General Food Law che costituisce ancora oggi la base normativa per tutto il settore.

Sicurezza alimentare e Unione Europea: un binomio vincente a tutela di tutti i consumatori!

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