Tirocinio in azienda

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Tirocinio in azienda:

Il tirocinio in azienda è un valido sistema per chi sia in cerca di lavoro per acquisire esperienza. La frequentazione di uno stage o l'effettuazione del tirocinio inoltre vanno ad arricchire il curriculum offrendo maggiori possibilità di assunzioni future. I vantaggi che presenta sono bivalenti: ne trae vantaggio il tirocinante, ma anche l'azienda ospitante. Il vostro consulente del lavoro saprà indicarvi come accedere a tale modalità e quando conviene farlo. In ogni caso è utile esaminare quali sono gli elementi che contraddistinguono il tirocinio o lo stage dal contratto di apprendistato.

In primo luogo verrà stipulata una convenzione tra l'azienda ospitante ed il futuro tirocinante. Nella convenzione dovranno essere indicati:
- obiettivo del tirocinio
- modalità del tirocinio
- identità del tutor
- identità del responsabile d'azienda
- durata del tirocinio
- dati relativi all'assicurazione INAIL

Una volta instaurato il rapporto di tirocinio il tirocinante è tenuto al rispetto delle normative sulla sicurezza sul lavoro come un lavoratore assunto regolarmente. Così si troverà a svolgere le sue attività come previsto dalla convenzione di tirocinio ed inoltre dovrà mantenere la riservatezza riguardo alle informazioni sensibili che riguardino l'azienda.
E' inoltre assicurato come i dipendenti contro gli infortuni. L'assicurazione per il tirocinante è obbligatoria ed in nessun caso derogabile da normative locali. In cosa si differenzia allora un tirocinante da un lavoratore? Il tirocinante pur assumendo per molti aspetti obblighi e doveri di un lavoratore non è soggetto al vincolo di subordinazione tipico dei lavoratori. Egli, infatti, non è in alcun modo soggetto ai poteri che caratterizzano il divario tra lavoratore e datore di lavoro. Quest'ultimo, infatti, non può esercitare nei confronti del tirocinante ne' il potere direttivo, ne' quello organizzativo, ne' tanto meno quello disciplinare.

Il “lavoro” svolto dal tirocinante deve dunque essere libero e volontario. Da ciò discende l'impossibilità di retribuire il tirocinante con uno stipendio. Può essere erogato un compenso come rimborso spese, ma non deve trattarsi di una retribuzione correlata alle ore di lavoro.

Le leggi finanziarie hanno nel tempo effettuato degli interventi di modifica parziale dei criteri di “rimborso spese” che potrete analizzare nello specifico grazie al supporto di un consulente del lavoro aggiornato sulle normative vigenti sempre in mutamento.

Gli stessi consulenti del lavoro in genere attraverso la Fondazione Lavoro promuovono il tirocinio, insieme a Università, Centri per l'impiego, Agenzie per il lavoro e Istituti scolastici. Vi sarà dunque della massima utilità rivolgervi ad uno di essi.

Attualmente è previsto un fondo istituito presso il Ministero del Lavoro per sostenere il tirocinio presso gli Enti Pubblici. Tale fondo che ammonta a 2 milioni di euro per ogni anno e previsto per gli anni 2013, 2014 e 2015 è stato istituito con il Decreto 76/2013 convertito nella L. 99/2013.

Quali sono i vantaggi per un'azienda nell'ospitare tirocinanti?

Ospitare uno o più tirocinanti è un modo di valutare sul campo la validità di possibili futuri collaboratori. Certamente vedere una persona all'opera permette di valutare le sue qualità molto più di un semplice colloquio e di una lettura del curriculum vitae. L'azienda perciò avrà l'opportunità di verificare le potenzialità dei tirocinanti e magari inserirli nel proprio organico.
Tuttavia tale possibilità resta una mera possibilità. Vale a dire che l'azienda ospitante alla fine del tirocinio non ha alcun obbligo nei confronti del tirocinante, non ha obblighi contributivi prima e non ha obblighi di assunzione poi.
Quindi con il tirocinio possiamo dire che l'azienda ha a disposizione un osservatorio gratuito e non vincolante.

Si parla nella pratica di tirocini curriculari e tirocini non curricolari. Per i primi, che vengono effettuati durante il percorso formativo universitario o scolastico le aziende non hanno obblighi di rimborso spese verso i tirocinanti.
Riguardo ai tirocini extracurriculari quelli cioè che riguardano diplomati o laureati è previsto un rimborso spese.

In ogni caso ci sono dei limiti etici ben precisi per far si che il tirocinio non diventi uno strumento che sia a vantaggio di una sola delle parti, nel caso quella più forte economicamente e “contrattualmente”.
Il tirocinante non può mai essere utilizzato in mansioni generiche che gli impediscano di acquisire la preparazione che il tirocinio e lo stage si propongono ed altresì non può andare a sopperire a temporanee carenze di personale per ferie, maternità, malattie dei dipendenti o necessità sopravvenute di maggiore forza lavoro.

Prima di accettare una proposta documentatevi e accertatevi di tutte le condizioni. Scegliere la forma di tirocinio più adatta si rivelerà molto utile per il vostro futuro lavorativo. Centrate l'obiettivo con l'aiuto di un consulente del lavoro esperto!

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