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Soffri di uno sviluppo anomalo della ghiandola mammaria maschile al punto che visivamente sembra quasi un seno femminile? Per risolvere questa problematica, detta ginecomastia, bisogna effettuare un intervento chirurgico riduttivo che possa correggere il problema. Le cause della ginecomastia sono diverse: un’anomalia della ghiandola mammaria, disturbi ormonali o cromosomici, assunzione di particolari farmaci come i gastroprotettori o i farmaci prescritti nelle cure ormonali antiumore, e l’obesità. Per conoscere tutti i migliori medici operanti nella tua regione e specializzati proprio nell’esecuzione di interventi correttivi di ginecomastia, affidati al portale Imprendo.org, inserisci la tua regione di residenza e in qualche secondo avrai tutte le informazioni di cui necessiti. L’intervento di ginecomastia non prevede un ricovero superiore ad un giorno: si tratta, infatti, di un intervento molto semplice effettuato in anestesia locale con sedazione profonda e il paziente è in grado di tornare a casa qualche ora dopo. Il rimodellamento del torace avviene tramite l’eliminazione degli eccessi ghiandolari con una incisione che viene praticata lungo il perimetro areolare. Grazie alle modalità con cui viene effettuata l’incisione, la cicatrice che ne consegue è praticamente impercettibile. Una volta asportata la ghiandola che determina questo eccessivo sviluppo, segue la sutura estetica e il bendaggio. La durata dell’intervento è di circa 30/40 minuti. Oltre alla ginecomastia, esiste un interventi di pseudo-ginecomastia che va ad intervenire semplicemente sull’accumulo adiposo senza accompagnamento di eccesso ghiandolare, come, invece, accade nella vera e propria ginecomastia. L’intervento di pseudo-ginecomastia prevede che il chirurgo pratichi una breve incisione a lato della mammella e l’aspirazione del grasso in eccesso tramite un’apposita cannula. La cannula compie anche degli specifici movimenti a raggiera che servono per ottenere una ulteriore riduzione dei volumi e una loro ridistribuzione armonica ed omogenea. Dopodiché si estrae la cannula e si applica una sutura, seguita da bendaggio.