Quando il trasloco non è programmato

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In Emilia una struttura su tre è inagibile.

Nella stragrande maggioranza dei casi, un trasloco è un evento programmato in anticipo, pianificato nei minimi particolari, calcolato nei dettagli. Nonostante ciò, spesso, gli effetti che produce un trasloco sono tutt'altro che programmabili.

Imprevisti, ritardi ed ostacoli di natura burocratica, possono creare stress fisico e psicologico. Senza pensare, poi, al disorientamento che spesso provoca il ritrovarsi catapultati in una nuova realtà del tutto estranea alle nostre vecchie abitudini.

Proviamo ad immaginare quando tutto questo, cioè un trasloco, arriva all'improvviso e inaspettato come un "fulmine a ciel sereno". Spesso, infatti, di fronte ad avvenimenti drastici, come un disastro naturale, si è costretti ad effettuare bruschi trasferimenti di cose e persone nel minor tempo possibile.

E' quello che sta succedendo in questi giorni in Emilia Romagna, vittima di ripetuti eventi sismici dal 20 maggio scorso. Ad oggi, 15.972 le persone assistite, 45 campi di accoglienza tra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, 64 le strutture coperte allestite, oltre ad alberghi ed hotel che hanno fornito disponibilità totale.

Secondo il Sistema Nazionale di protezione civile, solo una struttura su tre, delle 6.736 finora esaminate, sarebbe ancora agibile. Tra le più colpite, oltre a case ed appartamenti, anche aziende e scuole.

Le associazioni degli imprenditori emiliani stanno effettuando traslochi temporanei in capannoni disponibili, per tutte le aziende colpite e inagibili. In situazioni come questa il fattore tempo è determinante poiché vanno garantite le commesse e i migliaia di posti di lavoro in gioco.

Per quanto riguarda le scuole, chiuse in via cautelativa, saltano le prove scritte per gli studenti delle scuole medie e superiori nei comuni più colpiti tra Emilia, Veneto e Lombardia, come Reggio Emilia, Bologna, Modena, Ferrara e Rovigo.

Mentre per i centri estivi diretti ai ragazzi di età compresa tra 6 e 11 anni che sarebbero stati ospitati nelle scuole ora inagibili, il trasferimento avverrà in nuove location. Gli enti promotori Comune di Bologna e Asp Irides comunicano le nuove collocazioni.

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