Sicurezza sul lavoro: non abbassare la guardia.

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Sicurezza sul lavoro: vietato abbassare la guardia

Il 2013 ci ha lasciato in eredità non solo un quadro macroeconomico a dir poco inquietante ma anche una serie di preoccupanti segnali nella già difficile situazione della sicurezza sul lavoro nel nostro Paese. Il grido d'allarme infatti, è stata lanciato da più protagonisti del settore, iniziando dai sindacati delle categorie maggiormente a rischio e finendo con le diverse associazioni impegnate nei campi della prevenzione, dell'antinfortunistica e della sicurezza in generale.

Da un lato è stato evidenziato il rischio che le recenti misure contenute nel cosidetto "decreto del fare e delle semplificazioni" si trasformino, dietro i buoni propositi della facilitazione e della sburocratizzazione, in un pericoloso rilassamento delle misure finalizzate al contrasto e alla lotta agli infortuni sui luoghi di lavoro. Dall'altro la scelta della Commissione Europea di rinunciare al piano settennale 2013-2020 per la sicurezza e la salute sul lavoro(decisione presa per la prima volta negli ultimi 35 anni) ha destato e desta ulteriori preoccupazioni, tanto che molti operatori del settore hanno ribattezzato l'anno appena trascorso con la terribile espressione di "anno del disimpegno".

Ci auguriamo veramente che il 2014 possa aprirsi con diversi auspici e che queste preoccupazioni si possano rapidamente rivelare infondate. Sarebbe gravissimo, infatti, se sia in ambito nazionale che in Europa passasse il convincimento, totalmente errato, che in un periodo di crisi economica e di stagnazione si debba risparmiare sulla sicurezza sul lavoro.

La disoccupazione non si sconfigge certamente diminuendo gli standard di sicurezza a chi un lavoro ce l'ha perchè il diritto ad un'occupazione senza infortuni ed incidenti è una conquista di civiltà che non può essere barattata con nessun parametro economico e per nessun motivo al mondo!

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