La psicologia della firma

Articolo approfondimento del di

La grafologia

Fra le tante maniere conosciute per identificare la personalità di un individuo c’è n’è una che compone addirittura una branca della psicologia a sé stante, cioè  la grafologia.

Oggi ci andremo ad interessare ad uno specifico elemento di studio della grafologia che è l’interpretazione della firma. La firma e, soprattutto, il tratto che la sottolinea (detto tecnicamente “paraffo”) rappresentano la forma più immediata con cui l’individuo si rapporta alla società, sia in ambito formale che informale. Per questa ragione il modo in cui questa viene siglata ha un significato molto profondo dal punto di vista psicologico-comportamentale. Nel mondo esistono milioni di persone, con differenze di sesso, etnia e religione, e che firmeranno in un modo distinto l’uno dall’altro, a seconda del loro quadro psicologico seguendo l’istinto primordiale di affermare la propria personalità.

Le prime sensibili differenze nella firma, d’altronde, si riscontrano fra quella che in genere poniamo su un documento ufficiale, su una lettera importante o su una carta burocratica, e quella posta su una lettera destinata ad un amico o un parente lontano, ad esempio.

Nella prima, tanto per cominciare, saremo obbligati a scrivere sia il nome che il cognome (cosa assolutamente non necessaria per una lettera informale). Inoltre, è molto probabile che una firma apposta su un documento ufficiale risulti, almeno in parte, più artificiosa e controllata. E’ la natura umana, semplicemente, che ci spinge ad avere un atteggiamento più riservato e premuroso per una situazione meno familiare.

Avremo quindi firme più grandi ed altre più piccole, firme orizzontali e firme in diagonale, firme “artistiche” e firme aride. Ognuna sta a significare un particolare tratto del carattere di un individuo, vediamo quali:

  • Firma uguale al testo: identifica una personalità ed un carattere generalmente costante e stabile, in grado di affrontare la maggior parte delle situazioni in modo pacato;
  • Firma diversa dal testo (più grande o più piccola): individua un carattere molto sensibile così come una tendenza a mostrarsi diverso da quello che in realtà si è. In particolare una firma più grande del testo è segno di un’attività eccessiva, di un desiderio di apparire, di eccellere, ma anche di entusiasmo per lo sport, per i viaggi, oltre che di una propensione ad assumere atteggiamenti plateali. Una più piccola, al contrario, indica timidezza ed inibizione, bassa considerazione di sé stesso e timore delle situazioni conflittuali;
  • Firma ascendente: temperamento reattivo che si “accende” davanti a eventuali critiche o rimproveri, unita ad una innata ambizione;
  • Firma discendente: facile scoraggiamento, malinconia, carattere pessimista e neurolabile, scarsa fiducia nei propri mezzi;
  • Firma molto al di sotto del testo: riservatezza, capacità di controllo e di calcolo;
  • Firma poco al di sotto del testo: istintività, precipitazione, possibilmente superficialità ed, a volte, ingenuità;
  • Firma poco chiara o incomprensibile: attitudine al nascondere la propria personalità, per freddezza in alcuni casi, per semplice timidezza in altri;
  • Firma chiara, con nome e cognome facilmente comprensibili: carattere leale e schietto;
  • Firma seguita da un punto: diffidenza, cautela, probabile scontrosità;
  • Firma seguita da una linea o altri punti: estrema diffidenza, prudenza, freddezza.

Va precisato, per correttezza, che la grafologia, per quanto riconosciuta in ambito accademico come professionale, non è da considerarsi come una scienza esatta. Per taluni professori e critici essa non rappresenta nemmeno una scienza, pertanto il suo uso e le sue conclusioni vanno necessariamente completate con informazioni e test aggiuntivi.

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