E’ morto Roberto Burgio, maestro della Pediatria

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Ci lascia Roberto Burgio

Ci lascia una eredità degna delle più grandi menti del nostro secolo il Prof. Roberto Burgio, considerato da una vasta fascia di colleghi, alunni e specialisti del settore come uno dei padri fondatori della moderna pediatria. Il Prof. Burgio aveva 95 anni e viveva a Pavia, vero tempio della sua attività.

Roberto Burgio aveva diretto il reparto di Pediatria dell’Ospedale San Matteo di Pavia per ben 24 anni, dal 1966 all’1989, trasformandolo in un vero e proprio punto di riferimento per la pediatria, non solo in Italia, ma nel mondo intero. Prima di assumere quello che probabilmente fu l’incarico più significativo della sua carriera, il professore aveva già ricoperto la carica di Direttore della Clinica Pediatrica presso l’Università di Perugia dal 1962 al 1965. Fu lì che inizio a farsi un nome nell’ambiento tanto da essere notato e richiesto dal rinomato Ospedale San Matteo di Pavia. Fra le grandi innovazioni apportate da Burgio alla Clinica Pediatrica di Pavia ritroviamo l’organizzazione, nel 1976, dell’innovativo sistema di ricovero infantile nello stile del day-hospital. Attraverso questa brillante idea fu possibile accelerare ed ottimizzare tempi e costi di cura per i bambini, mediante una diluizione delle pratiche di accertamento. Proprio in quegli anni fu anche nominato presidente della Società Italiana di Pediatria (S.I.P.). Nel 1981, Burgio svolse un ruolo da protagonista per il trasferimento del suo Reparto di Pediatria presso una struttura più grande ed idonea. Nel fabbricato a 6 piani costruito nella periferia pavese i bambini potevano beneficiare di diversi e rivoluzionari servizi come la possibilità di ricevere regolarmente i maestri dell’asilo o della scuola elementare, evitando il cattivo isolamento durante i periodi di ricovero. Il nuovo edificio, inoltre, forniva ad ogni bambino una camera con più di un letto per ospitare soprattutto le mamme,  ma anche altri parenti o compagni. La struttura disponeva, poi, di sale speciali adibite al gioco e animate da personale specializzato.

Oggi il mondo della Pediatria piange Roberto Burgio, così come la Pavia che lo aveva adottato.

 

 

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