Come mettere il bambino a letto

Guida del di

Quando il bambino non vuole dormire

Specialmente durante i primi anni di vita, riuscire a far dormire un bambino può risultare abbastanza complicato. Parecchi bambini, per un motivo o per l’altro, tendono a fare capricci, ad insistere su determinate richieste, come quella di voler dormire nel lettone con mamma e papà, e sembra non esserci maniera di convincerli. Non dimentichiamo però che, anche in questo caso, la responsabilità è di voi genitori e che solo seguendo alcune precise norme di comportamento e fissando una certa routine quotidiana il momento di mettere a nanna il bambino si trasformerà in una banale formalità.

Ecco perciò alcuni utili consigli.

Innanzitutto, quando il bambino inizia a lamentarsi e piangere durante la notte spesso c’è una ragione chiara e siete voi che dovete individuarla. Il problema può anche essere semplicemente la perdita di quella tranquillità necessaria al sonno, generata magari da rumori persistenti, da una discussione familiare o da uno spaventoso filmato visto in televisione. Quello che va fatto in queste occasioni è avvicinarsi delicatamente al letto del bambino è cercare di tranquillizzarlo con carezze e frasi affettuose. Ricordate, se non siete voi genitori i primi a ostentare calma e serenità, difficilmente sarà il bimbo a farlo!

Ci sono poi alcune azioni che non vanno eseguite, per evitare di peggiorare la situazione. Quando il bambino non riesce a dormire non bisogna, ad esempio, rimuoverlo dal letto e prenderlo in braccio o promettergli di tenere la lampada accesa durante la notte o portarlo con voi nel letto matrimoniale, salvo eventi eccezionali. Il rischio è che il piccolo si avvezzi presto a questi gesti e finisca per imporli ogni qualvolta si presenti il benché minimo problema notturno. Oltretutto è possibile che il bambino, in questa maniera, percepisca una situazione di non tranquillità che finirà per allertarlo ancora di più, rendendogli praticamente impossibile il sonno. I genitori non devono agire mossi continuamente da ansia e irrequietezza, borbottando perché non dorme, cosa dobbiamo fare e quant’altro, piuttosto devono incutere una sensazione di calma tale che il bambino solo vedendovi si riesca ad addormentare.

Inoltre, per garantire un sonno privo di pensieri è doveroso stabilire alcune accurate regole. I bambini infatti, specialmente nei primi anni di vita, necessitano una routine: la prima azione da compiere riguarda l’orario dei pasti e della nanna, che deve essere assolutamente regolarizzato. In particolare quello che ci interessa è l’ultimo pasto, ovvero quello prima di coricarsi. L’orario consigliato per questo momento è fra le 19.30 e le 20.00 e deve essere prontamente seguito dalla nanna. Attraverso questa semplice consuetudine il bambino tenderò ad addormentarsi meccanicamente non appena terminata la pappa, per la gioia sua e dei genitori. E’ anche possibile modificare leggermente la routine a mo’ di premio nei giorni di festa o magari il sabato, a patto che la “serata speciale” non diventi mai una concessione facile, altrimenti il piccolo ne approfitterà.

Altre abitudini utili, poiché piacevoli per il bambino, sono quelle della canzoncina prima di andare a letto, della favola o dei gesti affettuosi. O ancora, quella della compagnia di un eventuale bambola e giocattolo preferito al quale il bimbo desidera aggrapparsi durante la notte. Ricordate che ogni bambino, in base al suo modo di essere e grazie alla sua immensa fantasia, stabilisce alcune autonome regole per dormire che voi dovete rispettare, poiché rappresentano il primo passo versa la sua futura indipendenza!  

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