Il bambino geloso

Articolo approfondimento del di

Anche i bambini sono gelosi

Il sentimento della gelosia, che colpisce frequentemente noi adulti, non tarda a manifestarsi anche nei bambini. Persino per i più piccoli, ossia quelli che non hanno ancora compiuto i tre anni di età. Ciò non toglie che i veri responsabili di questo comportamento sarebbero gli adulti, dal momento che la gelosia non è un sentimento innato, ma, piuttosto, una “dote” acquisita.

Se papà e mamma non adottano determinati provvedimenti sull’argomento, rischieranno di crescere dei bambini pericolosamente gelosi. Perché pericolosamente? Perché la gelosia, a differenza dell’invidia, stimola un desiderio di appropriamento dell’oggetto o vantaggio altrui, mediante qualunque mezzo. L’invidia è un sentimento inevitabile, un meccanismo naturale che scatta nell’individuo appunto invidioso delle “fortune” altrui e che, generalmente, dura poco tempo. La gelosia, al contrario, si autoalimenta fino a quando il desiderio non si realizza. Sebbene la sua manifestazione, in certi casi, non sia particolarmente evidente, è molto probabile che questa stia covando dentro l’individuo, con il rischio che esploda da un momento all’altro.

I sintomi della gelosia nel bambino si identificano in una gradualmente maggiore disobbedienza ed ostinazione, in un aumento esponenziale di richieste e capricci, comportamenti teatrali di affetto o tristezza ed, infine, problemi di sonno, di alimentazione e digestione.

Del resto la gelosia scatta di solito in certe determinate circostanze, delle quali abbiamo selezionato le tre più comuni:

  • Gelosia del fratello maggiore nei confronti del minore. Si tratta di una reazione piuttosto naturale, che difficilmente i genitori riescono a risparmiarsi. Il bambino mostrerà i primi segnali di disaccordo alla scoperta dell’arrivo di un fratellino o sorellina con una certa dose di aggressività. In questi casi la soluzione migliore è preparare psicologicamente il piccolo insegnando lui, ad esempio, i privilegi dell’essere il fratello maggiore e, magari, affidando lui qualche responsabilità in più.
  • Gelosia del fratello minore nei confronti del minore. Evidentemente è un caso molto più raro, in genere, il fratellino guarda con ammirazione il maggiore, che spesso viene considerato come un modello. D’altronde certe volte può accadere che si accorga dei privilegi che a lui sono concessi e ne sia negativamente affetto, ma di solito si tratta di una reazione passeggera. Molto più grave è il caso in cui i genitori tendano ad esprimere giudizi poco piacevoli nei confronti del grande, magari esaltando al contempo successi e virtù del piccolo, creando quindi nei suoi confronti un sentimento di malessere e risentimento.
  • Gelosia dei genitori. Spesso e volentieri, il bambino, che dimostra affetto e bontà quando è da solo con la madre, si trasforma in collerico ed aggressivo quando interagisce con entrambi i genitori. Questo accade perché il piccolo, inconsciamente, è geloso del rapporto d’amore che lega fra mamma e papà. La soluzione, per evitare che si senta trascurato, è quella di non esagerare le manifestazione d’amore coniugale di fronte ai suoi occhi, cercando di riserbarle ai momenti di intimità. Un compito speciale invece spetta la padre, che per evitare queste reazioni, dovrebbe passare più tempo con il bambino, condividendo con lui giochi e aspetti della propria vita.

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