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La cremazione della salma di un cadavere è una pratica di sepoltura che implica l’incenerimento del defunto per combustione e la raccolta delle ceneri che saranno conservate in un’urna dedicata fornita dall’impresa di onoranze funebri stessa, se lo si desidera. In Italia, la cremazione della salma è regolamentata dalla legge N. 130 del 30/03/2001 che tratta delle disposizioni in materia di cremazione e disposizione sulle ceneri. Per quanto oggi, in tutta l’Italia, la cremazione della salma sia una pratica di sepoltura legittimata, la conservazione e affidamento delle ceneri ai familiari del defunto è argomento assai discusso e la sua fattibilità, varia da regione a regione. In alcune regioni, infatti, la dispersione delle ceneri è consentita solo in cinerari comuni dei cimiteri, in altre è possibile raccogliere le ceneri in urne accolte in un edificio predisposto, in Toscana, Liguria ed Emilia Romagna, invece, è possibile la dispersione delle ceneri in luoghi aperti o l’affido ai familiari. La tematica della cremazione della salma, comunque, è una tematica che ha suscitato e continua a suscitare dibattiti e polemiche, soprattutto di natura morale e religiosa. Se la maggior parte delle Chiese evangeliche e protestanti non solleva alcuna obiezione contro la cremazione della slama, le Chiese ortodosse e la religione Ebraica vietano assolutamente questa pratica di sepoltura supponendo che l’anima di una persona che vi è sottoposta non possa raggiungere la pace definitiva. Di fatto, la cremazione della salma, è una pratica considerata igienica ed ecologica e di contro alle polemiche morali e religiose, la cremazione è una delle pratiche di sepoltura: più antiche nata in Asia e alimentata dalla credenza che il fuoco fosse un agente di purificazione che illuminasse il passaggio dei defunti all’altro mondo e ne impedisse il ritorno al mondo dei vivi. La legge ha individuato tre modalità per ottenere la cremazione della salma: