Attenzione ai buffet!

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Nuova ricerca in campo alimentare

Una recente ricerca condotta dallo psicologo americano Brian Wansink ha dimostrato qualcosa che probabilmente molto di noi già sospettavano…e temevano: i buffet fanno ingrassare. Mense aziendali e universitarie, buffet organizzati da hotel o agenzie di viaggio (specialmente le colazioni), buffet giganti tirati su a feste e matrimoni, sono tutte nemici della nostra linea perché capaci di far scattare dentro di noi quell’infernale meccanismo primitivo di ingerire tutto ciò che il nostro stomaco consente. Le conseguenze di questo insano comportamento si osservano in particolare a fine anno, quando ci si poggia sulla bilancia e si traccia il “bilancio” (scusate il gioco di parole) della nostra annata, dal punto di vista alimentare.

Il Professor Wansink, definito dalle riviste di settore lo Sherlock Holmes del cibo, e già direttore del prestigioso Center for nutrition policy and promotion del Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti e docente universitario su temi di nutrizionismo presso la Cornell University, nel suo libro Mindless eating ha stilato un rapporto ben preciso sull’argomento. La sua tesi fondamentale è che, davanti ad un buffet o ad una mensa libera, tendiamo irrimediabilmente a servirci quantità di cibo di molto superiori al nostro fabbisogno, e, a quanto pare, particolarmente abbondanti di grasso. Una percentuale di calorie stimata del 92% in più ad ogni botta.

Proprio per questo il nutrizionista ha costruito una brillante strategia, impostata su 5 semplici mosse:

  1. Usare il vassoio invece del piatto, perché nel vassoio c’è abbastanza spazio anche per le preziosissime frutta e verdura. Senza il vassoio ne consumiamo in media il 21% in meno, preferendogli cibi meno salutari.
  2. Selezionare sapientemente le stoviglie, evitando in primo luogo i piatti piani e sostituendoli con i piattini da frutta, dal diametro inferiore di qualche centimetro. La quantità di cibo consumata così facendo diminuirà magicamente del 22%. Quando avete voglia di bere sostanza alcoliche o zuccherose come vino, birra o aranciata, optate, poi, per il bicchiere lungo e stretto scartando quello basso e largo. L’effetto ottico che quest’ultimo crea, infatti, ci spinge a bere il 28% in più (Se bevete acqua, ovviamente, potete fare a meno di questa regola).
  3. Partite dalla frutta. La terza mossa è fra le più efficaci in assoluto. Le statistiche dicono che il primo pasto che si mette nel piano tende ad occupare una maggior quantità di spazio, perciò servendoci prima la frutta eviteremo di ingolfarci di antipasti e primi, dall’alto contenuto calorico.
  4. Scegliete il tavolo più lontano. E’ facile capire perché quanto più lontani si è dal buffet tanto minore sarà la voglia di andarsi a prendere il bis o il tris. Sedetevi quindi almeno 5 metri distanti dalle tavole allestite, anzi, se possibile, date le spalle all’ammaliante buffet.
  5. Mangiate lentamente. La tattica n.5 è sempre valida, buffet o non buffet. La ragione è semplice: lo stomaco impiega 20 minuti per comunicare al cervello che è sazio, se si mastica lentamente, assaporando bene il pasto, il messaggio sarà recapitato al momento giusto. Anche qui i dati parlano chiaro: masticare lentamente corrisponde ad una riduzione dell’introito calorico del 12%!

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