L’Ance suggerisce al Governo una soluzione

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Edilizia, “Rivedere il sistema delle contribuzioni”

Individuare delle ricette per poter uscire al più presto dalla crisi che attanaglia il settore dell’edilizia. I dati emersi dagli ultimi rapporti dimostrano come ancora la situazione sia lontana dal prendere una piega positiva. Fioccano le proposte, ma una linea veramente unitaria al momento non pare esista. Anche l’Ance – l’Associazione nazionale costruttori edili – si è guardata intorno ed ha lanciato una sua idea che, però, ha lasciato qualche forza sindacale perplessa.

Paolo Buzzetti, il suo presidente, ha detto che pur comprendendo che i lavoratori siano preda dello sconforto, sottolinea come stiano patendo anche le imprese.

La medicina da prendere per lui è amara ma inevitabile: il Governo Letta non dovrebbe far altro che tendere la mano proprio alle aziende che danno occupazione.

Per l’Ance perché questo avvenga si dovrebbe rivedere nel suo complesso il sistema delle contribuzioni che viene ritenuto il più caro in assoluto tanto che oggi come oggi non assicura stipendi adeguati ai lavoratori.

Appello dell’Ance ai Sindacati

Buzzetti si rivolge direttamente anche alle forze sindacali invitandole a tenere presente che ogni giorno ci sono ditte costrette a chiudere i battenti e che si stanno mettendo in atto tutti gli sforzi per fronteggiare questa vera e propria emergenza ricorrendo a tutti gli strumenti a disposizione, come gli ammortizzatori sociali. L’unica altra alternativa al momento che le imprese possono tenere in considerazione sarebbe quella di avviare inevitabilmente le procedure di licenziamento.

Il problema per Buzzetti è lampante: se le ditte si trovano a dover abbassare la saracinesca, non ci sarà più alcuna opportunità per chi vive di edilizia operando nei cantieri. Ribadisce che serve un piano drastico che possa incidere, anche perché non si può chiedere di più a chi è già agonizzante e, suo malgrado, ad un soffio dalla chiusura dell’attività.

Accelerare i tempi per uscire dalla crisi

L’unica possibilità, quindi, sarebbe quella che il Governo predisponga un piano straordinario di risorse da dover destinare all’edilizia. Per il presidente dell’Ance si deve iniziare al più presto a rivedere quello che lui definisce “l’assurdo sistema di contribuzione” presente in Italia, con le imprese che devono sostenere costi alle stelle a fronte di stipendi molto bassi.

Motivo per cui Buzzetti lancia l’idea dell’abbassare i dieci punti in più di oneri per metterli nelle tasche dei lavoratori. Durissime parole anche nei confronti anche di un fisco che giudica iniquo.

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