Come Fare un'Iniezione

Guida del di

Le Iniezioni

Nella vita di tutti i giorni, sarà capitato a tutti, chi per un motivo chi per un altro, di essere nella necessità di dover fare una iniezione

 

Molto probabilmente si sarà trattato di una fra questi tipi di iniezioni:

  • Intradermica, cioè fra uno stato di pelle e l’altro, utile ad esempio per accertare una allergia;
  • Ipodermica o sottocutanea, cioè sotto la pelle del tessuto sottocutaneo, ad esempio per iniettare insulina;
  • Intramuscolare, cioè direttamente sul muscolo, magari nel caso di somministrazione di farmaci come la penicillina;
  • Endovenosa, cioè nella corrente sanguigna di una vena, solitamente per somministrare dei farmaci che devono agire rapidamente come sedativi o barbiturici, ma anche per prelievi sanguigni, analisi e somministrazioni lenti di grandi quantità di specifiche sostanze.

Questo perché sarebbe molto raro che una persona comune (nel senso di una persona senza alcuna qualificazione medica) si arrischi ad eseguire delle iniezioni decisamente complesse come quelle:

  • Endorachidee o epidurali, cioè dentro la colonna vertebrale, tra l’osso e la meninge dura madre;
  • Intracardiache, direttamente nella cavità cardiaca, ad esempio in caso di infarto;
  • Endoarticolari, cioè in un’articolazione, come nel caso di artrite;
  • Sottocongiuntivali, direttamente nell’apparato oculare, per problemi come lo scollamento della retina.

Ma come definiamo una iniezione?

Si definisce un’iniezione come una introduzione parenterale, quindi attraverso una via diversa da quella orale o gastroenterica, di una soluzione medicamentosa in solvente acquoso o oleoso all’interno del nostro organismo, per mezzo di una siringa.

Fatte, quindi, le dovute premesse possiamo passare al tema di questo articolo, cioè come si fa un’iniezione.

Innanzitutto, ricordiamo, vanno rispettate alcune fondamentali norme igieniche. E’ obbligatorio iniettare solo prodotti sterilizzati ed adoperare strumenti anche loro sterilizzati, con le precauzioni di asepsi e antisepsi tipiche della chirurgia.

Gli aghi delle siringhe devono poi essere suscettibili di riscaldamento al calor rosso ed, ovviamente, devono poter essere sterilizzabili. Vanno, inoltre, eseguite queste operazioni precauzionali:

  •  Accertare il grado di permeabilità dell’ago e il corretto funzionamento della siringa da utilizzare;
  • Sterilizzare l’ago su una fiamma o con l’ebollizione e la siringa con l’ebollizione;
  • Pulire la parte interessata con acqua e sapone o con tintura di iodio.

Fatto ciò si può passare all’iniezione vera e propria che deve svolgersi in questo preciso ordine:

  • Riempire la siringa, aspirando la sostanza utile facendo scorrere il pistone ed  assicurandosi che lo stesso pistone sia completamente abbassato all’interno del cilindro;
  • Modulare l’ago eliminando completamente l’aria all’interno della siringa, spingendo lo stantuffo finché non si scorge una goccia di liquido affiorare all’estremità libera dell’ago;
  • Una volta individuato il punto introdurre l’ago cercando di rimanere fermi per tutta la durata dell’intervento;
  • Non appena il liquido è stato completamente iniettato estrarre rapidamente l’ago.

Non meno importanti delle azioni “preliminari” sono quelle conclusive. A iniezione avvenuta è infatti necessario risterilizzare l’ago e la siringa (alla stessa maniera di prima) ed introdurre nell’ago un filo d’argento.