Cosa è il Metodo Stamina

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Un approfondimento sul Metodo Stamina

Il metodo stamina è sulla bocca di tutti ormai da diversi mesi. Sempre più specialisti del settore, accompagnati spesso da gente comune, si preoccupano di fornire la loro personalissima opinione sull’argomento, partecipando a programmi tv, talk show e scrivendo lunghi articoli su qualche redazione online. 

Tuttavia, in questo fiume di parole molti ancora non sanno cosa è realmente questo famoso metodo stamina. Ecco perché proveremo oggi a darvene un’idea.

Il metodo stamina non è altro che un trattamento medico che ha come obiettivo la cura di malattie neurodegenerative, come il Parkinson, l’Alzhaimer o la SLA, e non solo, mediante la conversione di cellule staminali mesenchimali in neuroni. Le cellule staminali, per chi non lo sa, sono cellule indifferenziate e che possono quindi trasformarsi in altre cellule appartenenti a tutti, o quasi, i nostri tessuti. Quelle mesenchimali, in particolare, sono cellule adulte pluripotenti dalle quali si generano per lo più le cellule del tessuto osseo e connettivo.

Il metodo stamina prevede che le cellule staminali mesenchimali vengano estratte soprattutto dal midollo spinale, nel quale abbondano, per poi subire una breve esposizione all’acido retinoico diluito in etanolo, per circa un paio d’ore. Attraverso questa procedura sarebbe poi possibile convertire le cellule in neuroni, i quali verrebbero poi immessi nel paziente tramite infusione. I nuovi neuroni quindi dovrebbero in qualche modo sostituire quelli vecchi e ammalati e ridare linfa vitale al nostro organismo, curando le gravissime malattie neurodegenerative, oltre che una lunga serie di altri disturbi (circa 120 secondo il suo creatore).

Parlo al condizionale perché su questa tecnica, il cui inventore e principale promotore è l’italianissimo dottore in lettere e filosofia Davide Vannoni, vige una sorta di segreto professionale, un rigido protocollo simile a quelli utilizzati dalla NASA americana in campo alieno, che produce dei naturali e legittimi sospetti.

Sospetti che hanno trovato diverse conferme in questi mesi in campo scientifico.

Diverse autorevoli riviste e organizzazioni hanno, infatti, dimostrato l’inefficacia e l’inutilità di questo costoso metodo (la tariffa è di circa 20-30 mila a seduta), scontrandosi però in molti casi con gli stessi pazienti e la loro storia.

Insomma una vicenda molto complicata, sulla quale tutti speriamo di ricevere al più presto delle risposte.

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