Come diventare un investigatore privato?

Articolo approfondimento del di

Professionalità e discrezione al servizio del cliente

L'investigatore privato da sempre è un qualcosa di misterioso che si muove nell'ombra come un'entità invisibile.
La sua figura ormai è stereotipata: ci si è abituati a pensare a lui come un uomo solitario dentro un automobile il cui unico compito è quello di spiare e pedinare i suoi obiettivi.

Il suo lavoro in realtà comprende un raggio di attività molto ampio; egli infatti svolge varie tipologie di investigazioni tutte aventi modalità d'azione differenti.

I requisiti necessari per intraprendere questa professione sono:

  • possedere una laurea in giurisprudenza, economia o in alternativa un master in criminologia
  • avere una propria partita iva
  • possedere il porto d'armi rilasciato dalla prefettura, dopo aver dimostrato di essere all'interno di un'agenzia investigativa
  • aver lavorato per un periodo non inferiore ai 3 anni al fianco di un investigatore privato avente 5 anni d'esperienza e con promozione da parte dello stesso
  • aver lavorato per un'agenzia investigativa della polizia per almeno 5 anni

Sarà necessario inoltre seguire un corso durante il quale il candidato acquisirà le nozioni teoriche e pratiche del mestiere.
In particolare verrà istruito su tutte le tecniche investigative e tutti gli strumenti che un buon investigatore privato deve saper utilizzare al meglio durante le sue indagini.

Ciò che contraddistingue un buon investigatore privato è la sua professionalità, aspetto fondamentale, ma sopratutto il suo agire in modo discreto per non essere scoperto e far saltare l'operazione.

Quali strumenti utilizza un investigatore privato?

Un investigatore privato utilizza numerosi strumenti vediamoli insieme.

  • Il primo strumento fondamentale è la macchina fotografica utilizzata durante i pedinamenti per immortalare un episodio ritenuto importante ai fini dell'indagine.
  • mini telecamera e microfoni posizionati all'interno di oggetti comuni come vasi, penne; questi strumenti vengono utilizzati nelle investigazioni ambientali.
  • Gps per rilevare la posizione e gli spostamenti della persona da pedinare

Ogni operazione richiede una strumentazione differente a seconda della tipologia di investigazione che si dovrà svolgere.

Quanto guadagna un investigatore privato?

Il compenso di un investigatore privato varia a seconda del lavoro che deve svolgere;
in linea di massima, si va da un minimo di 35 euro ad un massimo di 80 euro all'ora.

Se invece l'investigatore privato deve intraprendere un'indagine rischiosa per la sua incolumità, il compenso è più elevato.

il guadagnodell'investigatore privato varia anche a seconda se lavora per proprio conto o per un'agenzia.

Vantaggi e svantaggi di lavorare in un'azienda o in proprio

Se si vuole intraprendere questa delicata professione è bene imparare quanto più possibile sul campo al fianco di professionisti del settore.

Successivamente, una volta pronti potremmo valutare l'idea di avviare una nostra attività investigativa.

Sia se lavoriamo per un'azienda sia se ci mettiamo in proprio abbiamo dei vantaggi;il vantaggio più grande nel lavorare in un'azienda è sicuramente quello di percepire uno stipendio mensile fisso.

Secondo aspetto da considerare è l'orario di lavoro: in questo caso la nostra attività di investigatore privato all'interno di un ufficio, avrà una durata di una normale giornata lavorativa.

Discorso completamente differente se invece parliamo di mettersi in proprio.

Uno dei vantaggi di lavorare in proprio è quello di non essere alle dipendenze di nessuno e di conseguenza agire in modo autonomo.

Gli svantaggi ci sono, primo fra tutti il discorso legato al compenso; se da una parte è più elevato rispetto ad un impiego in azienda, dall'altra ha lo svantaggio di essere legato al numero di clienti che l'investigatore privato si procura.

L'investigatore privato in questo caso stabilirà il prezzo della sua parcella in base al tipo di investigazione che dovrà svolgere.

Le operazioni che deve svolgere a volte lo portano al rischio della proprio incolumità fisica dovendo pedinare a volte un soggetto particolarmente pericoloso.

Per quanto riguarda l orario di lavoro, il libero professionista non ne ha uno prestabilito;
I suoi appostamenti possono portarlo a dover lavorare anche 12 ore al giorno.

In conclusione possiamo dire che sicuramente il lavoro da libero professionista è più adatto a chi vuole mettersi in gioco mentre per chi vuole restare «dietro le quinte» è consigliabile lavorare in un'azienda investigativa.

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