160 pagine pubblicate lo scorso Maggio dalla casa editrice Linaria, descrivono le bellezze orticole tipiche del Sudtirolo, viste attraverso l'occhio perspicace di Michela Pasquali, scrittrice e paesaggista.
Gli orti, ancora oggi hanno una forte attrattiva e rappresentano l'attaccamento alla terra, il senso d'appartenenza; rimandano zaffate sull'importanza dei legami affettivi e culturali, nonché sulla fertilità e sono inoltre forte indice di volontà di conservazione dell'ambiente e del paesaggio.
Vista, udito, tatto e olfatto si liberano dagli odori cittadini e s'inebriano del ritorno alla natura, dove la conoscenza delle contadine si fa concreta e approfondita, perché costruita in intere generazioni.
Il gusto del libro consiste non solo nel ritorno al passato, ma anche nell'intervento di notevoli professionisti, tra i quali Werner Batzing, geografo tedesco esperto nella cultura alpina, che ha strutturato la prefazione; Andrea Heistinger, botanica e ricercatrice austriaca, che ha elencato tutte le essenze coltivate negli orti e Wilhelm Pfaff che ha preparato un inventario di piante, all'interno del quale vi sono riferimenti culturali, medici e leggendari nell'utilizzo delle piante coltivate e selvatiche.