La scadenza prevista per il pagamento della prima rata dell'IMU (Imposta Municipale Unica) la nuova imposta comunale sugli Immobili che va a sostituire la vecchia ICI, il 18 giugno, si avvicina, e sono sempre di più le domande che sorgono riguardo a modalità e procedure da seguire.
In poche parole la novità introdotta dall'IMU, rispetto alle precedenti imposte, è che questa va applicata a tutti i tipi di immobili, comprese le prime case. I soggetti tenuti a pagare l'IMU sono: i proprietari degli immobili e i locatari o i titolari di diritti reali di usofrutto, abitazione, uso, enfiteusi e superfice.
I criteri alla base del calcolo della nuova imposta sono simili a quelli per l'ICI, vanno cioè in base al valore dell'immobile. La modifica è stata apportata ai moltiplicatori assegnati alle categorie catastali.
L'aliquota base da utilizzare è pari allo 0.76%, variabile in base ai comuni in aumento o diminuzione (fino allo 0,3%) o in base alla destinazione dell'immobile, immobili locati, immobili non produttivi a reddito fondiario, immobili posseduti da soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle società.
Sulla prima casa viene applicata un'aliquota ridotta dello 0,4%, sui fabbricati rurali ad uso strumentale l'aliquota è pari allo 0,2%.
La base imponibile dell'imposta è ridotta del 50% sui fabbricati di interesse storico-artistico, inagibili, inabitabili o inutilizzabili. Esenzioni per i fabbricati rurali nelle zone montane.
Infine sono previste delle detrazioni sulla prima casa: una fissa di 200 E e una variabile in base al numero dei figli conviventi minori di 26 anni; 50E per figlio fino ad un massimo di 400E.
Una bozza di decreto prevede un'ulteriore agevolazione per la prima casa: un'esenzione di 2 anni, nel caso il suo valore, all'atto della compravendita, non superi i 200.000 euro.
Grazie all'approvazione del decreto sulla semplificazione fiscale si potrà scegliere di pagare l'imposta municipale in due o tre rate.
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Nel caso si scelga di pagare l'imposta in due rate, la prima corrisponderà al 50% del valore e dovrà essere versata entro il 18 giungo.
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Nel caso si preferisca dilazionarla in tre rate, la prima, sempre entro il 18 giugno corrisponderà al 33%, la seconda di pari importo entro il 17 settembre.
Il conguaglio è previsto per dicembre.
Di seguito i passi per il calcolo dell'imposta:
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Occorre inizialmente recuperare l'importo della rendita catastale dagli atti della compravendita o dal sito internet dell'Agenzia del Territorio (fornendo gli estremi catastali ed il proprio codice fiscale).
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La rendita catastale viene rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente variabile, stabilito dalla Manovra Salva Italia (es: 160 per le abitazioni, 140 per scuole, ospedali e uffici pubblici).
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Al risultato ottenuto va applicata l'aliquota.
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Infine si potranno calcolare le diverse detrazioni previste e accennate precedentemente.