Un pavimento per valorizzare una sala o una residenza di classe

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Pavimento alla veneziana, quello che c’è da sapere

Una delle parti fondamentali in un appartamento, sia adibito a semplice abitazione sia ad ufficio, è la pavimentazione. Un elemento da non trascurare, in quanto si va ad integrare con l’estetica della stanza, con i mobili che vi si collocano e anche con la funzione che ha la camera stessa.

Se si tratta di un soggiorno o di una sala di rappresentanza, un buon colpo d’occhio è dato dal pavimento alla veneziana. E’ una pavimentazione dallo stile classico ed “importante”, quindi, probabilmente si preferirà per arricchire una residenza di un certo valore o un ambiente che deve risultare particolarmente solenne.

Il pavimento alla veneziana è un tipo di rivestimento che appartiene ad una tradizione ed ha molti tentativi di imitazione. Ha le sue origini risalenti al periodo ellenistico ed è stato negli ultimi sette secoli il dominio privilegiato degli artigiani Veneti per la loro indubbia competenza, frutto di una conoscenza affinata nel tempo tramandata di generazione in generazione. Il pavimento era composto in origine da scaglie di marmo, argilla, e latte di capra utilizzato come sigillante, e gli artigiani edili veneziani erano i maestri indiscussi di questo tipo di lavorazione. Divenne molto più facile dopo il 1920, con l’introduzione di smerigliatrici elettriche industriali e di altre apparecchiature alimentate con l’energia elettrica.

Caratteristiche del pavimento alla veneziana

Rispetto a qualsiasi tipo di piastrellatura, la pavimentazione monolitica ha certamente un valore estetico superiore e la tecnica utilizzata per la realizzazione del pavimento alla veneziana è certamente fra quelle che esteticamente sono maggiormente sorprendenti. Il pavimento alla veneziana è conosciuto in edilizia anche come “terrazzo” ed ha come caratteristica fondamentale una decorazione che viene ad essere utilizzata grazie alla vasta ricchezza cromatica che viene offerta dal marmo.

Simile, ma non uguale, è il noto pavimento alla palladiana. In questo tipo di pavimentazione, infatti, a differenza del pavimento alla veneziana, sono impiegate scaglie che risultano essere di maggiore dimensione e rotte con la martellina. Dovevano essere tutte del medesimo spessore mentre nel pavimento alla veneziana sono utilizzati granuli di marmo. La martellina è un antico strumento utilizzato già in epoca preistorica ed è molto simile al martello. È formata dal manico che generalmente è in legno e che viene applicato alla testa metallica. La principale differenza con il martello, consiste nel fatto che la parte della testa più sottile risulta essere piatta e più larga.

Posa del pavimento alla veneziana

Utilizzando una miscela di sabbia e cocciopesto con delle granulometrie che possono variare dai 3 millimetri ai 14 millimetri che viene impastata con la calce, si realizza il sottofondo necessario per realizzare il pavimento alla veneziana. Una volta che si è provveduto alla stesura del sottofondo si potrà quindi procedere con la pressatura che avviene tramite l’utilizzo di un rullo.

Effettuata questa fase preparatoria si può procedere con lo stendere un letto di semina che risulta essere formato da mattone macinato, sabbia, terre e da calce. Questo strato può anche essere in polvere anziché in pasta è può avere una spessore che oscilla fra i 15 millimetri e i 30 millimetri.

Su questo letto viene, quindi, posata a mano la graniglia, operazione che prevede tre fasi che sono distinte: la prima avrà una granulometria maggiore; la seconda ne avrà un intermedia; l’ultima fase, invece, dovrà essere con una granulometria inferiore in quanto tramite questa operazione si andranno a compattare i vari interstizi.

Prima di procedere con la levigatura si dovrà attendere l’essicazione. Quest’ultima, essendo una pavimentazione realizzata in calce, può richiedere un tempo di attesa che va dai trenta fino ai novanta giorni. La pavimentazione quando risulterà asciutta potrà essere trattata con l’olio di lino cotto e successivamente si potrà eseguire la raffinatura e la lucidatura che può essere svolta o a cera o a piombo.

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