Il Virus del Nilo colpisce ancora

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Lotta alle zanzare: Settembre è il mese giusto per ripetere le disinfestazioni

A Oderzo in provincia di Treviso, ma molto vicino a Venezia e al famigerato polesine, altri due casi della malattia si sono manifestati.
Per fortuna che questa malattia non è grave come la più terribile Dengue, ma comunque quando colpisce particolari persone (anziani, malati), deboli per altre cause, può essere fatale, può scatenare meningiti e encefaliti con gravi danni neurologici.

Settembre, fino a metà Ottobre, proprio quando ci si comincia a rilassare con i primi frescori notturni e si usa meno repellente, sono i mesi dove è più probabile la trasmissione del virus all’uomo da parte delle zanzare comuni. Sí, perche il virus del Nilo sono proprio le nostre piccole zanzare comuni (culex pipiens) a trasmetterlo, non le feroci “tigre” di origine egiziana (Aedes aegyptis), proprio quelle piccole rumorose fastidiose (in questo caso trevigiane), che ci pizzicano soprattutto la notte quando si tenta disperatamente di dormire con la testa piena di pensieri.

Questo virus viene portato in Italia spesso da uccelli migratori (per questo il periodo) attaccati anche loro dalla malattia come anche i cavalli ed altri animali. Storicamente relativamente recente, una propagazione dell’infezione è stata, sempre nei dintorni di Treviso, nel 2011 quando ci sono stati ben 7 casi gravi e 2 morti. Il Virus del Nilo non attacca da persona a persona e nemmeno animale malato a persona, ma solo attraverso la puntura della zanzara culex pipiens.

Circa il 20% delle persone colpite dal virus del Nilo, avrà sintomi lievi: febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, vomito e alcune volte si possono ingrossare i linfonodi o arrossare la pelle, e il tutto scomparirà da solo nel giro di due settimane. Nei casi gravi invece febbre alta, rigidità del collo, confusione mentale, tremori, convulsioni, debolezza muscolare, perdita della vista, paralisi, coma. Questi sintomi si sviluppano solo nell’1% dei malati e in caso di sospetto è bene andare in ospedale al più presto.

Non esiste ancora un vaccino ma solo azioni preventive, ecco una brevissima lista delle più importanti:

  • Primo: attraverso i ripetersi della disinfestazione nel periodo migratorio degli uccelli, possibilmente con un prodotto target che non uccida altri insetti utili.
  • Eliminando tutta l’acqua stagnante dai sottovasi e da tutti i luoghi dove possa stagnare.
  • Assicurandosi che le grondaie siano pulite da intralci.
  • Mettendo il cloro nelle piscine e nelle vasche con acqua calda
  • Usando spesso il deterrente liquido o cremoso, soprattutto sulle persone anziane, bambini e malati.



 

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