I gabbiani ultimamente sono diventati anche in Italia una vera “Pest species”, ovvero una specie di animali definita infestante poiché causa di non pochi problemi. Tra i principali: danni ambientali, economici e sanitari.
La specie di gabbiano che da maggiori problemi? Il gabbiano Reale (Larus michaehellis). Questa specie di volatile è quella che meglio si è adattata all’uomo, sia in ambito cittadino che agricolo, di cui sfrutta qualsiasi risorsa in termini di habitat, cibo e acqua.
Qualche cenno sulla biologia dei gabbiani
Questi volatili vivono in media da 10 a 15 anni. Una coppia di gabbiani depone 2/3 uova in un’unica covata l’anno. Le uova si schiudono dopo circa 26 giorni di incubazione.
Durante la primavera, per essere più precisi nel mese di aprile, i gabbiani depongono le loro uova. Queste appaiono di un verdastro maculato di marrone. I piccoli appena nati hanno un lieve piumaggio castano e vengono accuditi da entrambi i genitori.
I piccoli spiccano il volo dopo circa 40 giorni di vita e raggiungono la maturità sessuale a 5 anni.
Danni urbani causati dai gabbiani
L’esplosione demografica nelle città da parte dei gabbiani ha creato situazioni di degrado che hanno fatto allarmare le autorità pubbliche. Gli organi di gestione del territorio si sono rivolte alle ditte di disinfestazione per ovviare a tali problemi.
Tra i maggiori danni: sporcizia e accumulo di guano per le strade, danni gravi al patrimonio architettonico e rischi di natura igienico-sanitaria. La forte presenza dei gabbiani è un pericolo anche a causa dell’aggressività raggiunta da questi volatili specialmente in presenza dei piccoli. Si sono registrati casi di ferimenti e disturbo alla quiete pubblica.
Ultimo, ma non per importanza, i rischi per la sicurezza aerea. Si evidenziano sempre più incidenti alle turbine degli aerei in prossimità degli aeroporti.
Strategie di Allontanamento
Nella scelta della strategia migliore per allontanare i gabbiani dalle città concorrono diversi fattori, tra cui: il costo delle operazioni, l’impatto ambientale e l’efficacia dei mezzi.
Tra le principali metodologie di intervento: limitazione delle fonti alimentari e limitazione dei luoghi di nidificazione e di riposo. A tal fine vengono spesso usati dissuasori meccanici, reti anti-intrusione e deterrenti.
Tali metodi sono attuabili anche a livello di singolo edificio.