Scarso Controllo nella Produzione di Farine in Calabria

Articolo approfondimento del di

Condizioni Igienico Sanitarie Allarmanti nei Mulini Calabresi

Nella filiera cerealicola le contaminazioni di origine parassitaria sono molto comuni.  Specialmente nella prima trasformazione del grano in farina o semola la percentuale di contaminazione è talmente alta che la Food and Drug Administration ha fissato degli standard definiti “accettabili” parzialmente contaminati.

Sul piano del Controllo degli Infestanti la situazione igienica sanitaria delle aziende italiane risulta, se non allarmante, quanto meno carente. Vediamo i risultati di un’indagine avviata su diversi mulini della Calabria. Le analisi, volte a misurare i livelli igienico-sanitari delle farine prodotte da 15 aziende calabresi, ha riportato dati preoccupanti.

I campioni di farina analizzati: 27. Le aziende molitorie: 15; dalla piccola impresa a conduzione familiare che produce 8 tonnellate di frumento al giorno alla grande fabbrica che smercia giornalmente più di 80 tonnellate di frumento.

I campioni farinacei sono stati sottoposti a una setacciatura iniziale, al saggio biologico e all’analisi delle impurità solide (il filth test). I risultati delle indagini hanno evidenziato che il 33,3% dei campioni era infestato alla prova della setacciatura. Durante i 60 giorni del saggio biologico sono  stati evidenziati agenti biotici (prevalentemente insetti) nel 37% delle farine. Dal test sulle impurità solide quasi tutti i campioni rientravano negli standard accettabili.

Quali erano i parassiti rilevati nelle farine?

Tra le specie di insetti maggiormente rinvenuti:

​Solo in un campione sono state rilevate tracce di roditori, nel caso specifico di Rattus rattus.

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