Reddito troppo basso? Scopri le prestazioni previdenziali a sostegno del reddito.

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Il tuo reddito è troppo basso o nullo?

Se il vostro reddito non è sufficiente al fabbisogno della vostra famiglia, o siete stati licenziati e non sapete come andare avanti o ancora vi trovate in una situazione particolare e avete bisogno di un aiuto istituzionale allora potrete farne richiesta all'Inps competente per territorio. Vi sarà sicuramente di aiuto rivolgervi ad un consulente del lavoro che vi sosterrà nel predisporre la documentazione occorrente e nel seguire l'iter della domanda.

Scopriamo quali sono i sussidi o "integratori a sostegno del reddito" e quali sono i requisiti per accedervi.

Disoccupazione

Quando parliamo di strumenti a sostegno del reddito nel campo della disoccupazione dobbiamo distinguere tra 

  • disoccupazione agricola
  • disoccupazione non agricola

La disoccupazione agricola spetta ai lavoratori agricoli, a tempo determinato o indeterminato che lavorino solo alcuni mesi l'anno. Possono beneficiarne anche i piccoli coltivatori diretti se hanno effettuato versamenti volontari. 

Questa indennità spetta per un numero massimo di giorni l'anno e al 40% della retribuzione spettante per gli operai a tempo determinato e al 30% per quelli a tempo indeterminato.

Quella che era la disoccupazione non agricola oggi, o meglio dal 1 gennaio 2013 prende il nome di Assicurazione sociale per l'impiego ASPI ed ha subito modifiche sia nei presupposti che nelle modalità di accesso. Per i licenziamenti precedenti il 31 dicembre 2012 è possibile chiedere la disoccupazione così com'era precedentemente disciplinata.

 Per quanto riguarda la nuova disciplina e la disciplina transitoria sono interessati molti fattori per cui vi consigliamo di rivolgervi ad un buon consulente del lavoro che potrete trovare su imprendo.org al link sopraindicato per chiedere quello che vi spetta. 

Sono stati poi introdotti dei sussidi per chi è disoccupato e non ha trattamento previdenziale. Si tratta dei lavori socialmente utili e i lavori di pubblica utilità.

LSU e LPU (Lavori socialmente utili e Lavori di Pubblica Utilità)

Questi due tipi di sussidi/impieghi sono stati concepiti, come detto, per offrire un sostegno a chi non può godere di trattamento previdenziale. 

Si tratta di progetti promossi dalle Pubbliche Amministrazioni, dagli Enti Pubblici, dalle Società a Partecipazione Pubblica, prevedono lo svolgimento di lavori in nuovi settori o di lavori straordinari. Non determinano l'instaurazione di un rapporto di lavoro quindi accedendovi si mantiene la posizione nelle liste di mobilità. 

Si può accedere a questi lavori se si è in cerca alla prima occupazione, se si è iscritti nelle liste di collocamento da più di due anni e non si è avuto alcun lavoro e se si è nelle liste di mobilità che non hanno diritto alla mobilità. 

L'orario di lavoro non può superare le 20 ore settimanali e le 8 giornaliere. 

Assegni familiari

Gli assegni familiari servono a sostenere le famiglie che abbiano un reddito inferiore a dei limiti stabiliti di anno in anno dalla legge.

La misura in cui spettano gli assegni è di uno per ciascun familiare a carico. 

L'importo è esiguo, ma avendone diritto perchè non richiederlo?

Oltre a questi sussidi il panorama normativo offre vaste risorse e possibilità. Chiedete ad un esperto consulente del lavoro e scoprite tutte le opportunità che avete. 

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