Chirurgia plastica ricostruttiva malformazioni congenite

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Descrizione Chirurgia plastica ricostruttiva malformazioni congenite

La correzione malformazioni congenite interviene in tutti i casi in cui tali malattie abbiano prodotto degli evidenti inestetismi che creano notevole disagio al paziente. Per malformazione si intende ovviamente una qualsiasi alterazione o anomalia di una o più parti del corpo. La correzione malformazioni congenite interviene prevalentemente in casi di: labiopalatoschisi, malformazioni della mano, malformazioni dei genitali esterni, sviluppo di cisti e fistole sul collo. L’Organizzazione Imprendo ha selezionato per te i migliori e più seri medici estetici specializzati proprio nell’esecuzione di correzione malformazioni congenite, inserendoli in liste distinte per regione di operatività. Per poter accedere a queste liste è necessario semplicemente inserire la propria regione di residenza sul portale Imprendo.org.
La labioschisi, per esempio, è la malformazione più conosciuta con la denominazione popolare di labbro leporino. Tale malformazione, dovuta ad una inesistente saldatura del labbro, può interessare solo una parte del labbro superiore del neonato oppure entrambi i lati. Oltre alla labiochisi, esiste anche la palatochisi che, invece, è la mancata attaccatura del palato. In entrambi i casi la correzione malformazioni congenite avviene nei primi mesi di vita del neonato. L’intervento consiste in una ricostruzione della pelle e dei muscoli del palato e del labbro effettuata in anestesia totale. L’intervento non presenta rischi e la fase di recupero risulta abbastanza rapida.
Le malformazioni alla mano, invece, sono una tipologia di difetti che comprendono: l’unione di due dita, sindattilia, un numero superiore di dita, polidattilia, dita di lunghezza inferiore al normale, brachidattilia, oppure le cosiddette dita a scatto. In questi casi gli interventi correttivi possono essere eseguiti senza alcuna limitazione di età del paziente ed avvengono solitamente in day hospital. Sarebbe bene comunque procedere quando il bambino è ancora piccolo: l’età migliore sono due o tre anni.
Infine, per le malformazioni genitali ci si riferisce agli ermafroditismi, gli stati intersessuali e altre anomalie.
 

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