Indumenti Ignifughi

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Descrizione Indumenti Ignifughi

Gli indumenti ignifughi, usati dai vigili del fuoco ma anche, ad esempio, dai piloti, sono solitamente realizzati in NOMEX. Questo materiale, sviluppato negli anni sessanta dalla DuPont, è un nylon aromatico, che presenta elevate caratteristiche di resistenza al calore.

Le caratteristiche degli indumenti ignifughi specificatamente dedicati ai vigili del fuoco vengono regolamentate dalla normativa europea EN 469 del 1995 che stabilisce i livelli minimi di performance che devono essere raggiunti da questi indumenti in caso di incendio; livelli che possono essere ottenuti anche con combinazioni di uno o più indumenti contenenti a loro volta combinazioni di materiali o assemblaggi di componenti.

Questi indumenti ignifughi garantiscono una diffusione minima delle fiamme, il materiale di cui sono costituiti non continua cioè a bruciare dopo essere stato toccato dal fuoco. Il NOMEX, inoltre, non si fora, non si scioglie e non gocciola, e non si ritira per più del 5%.

A garanzia di tutte queste qualità, gli indumenti ignifughi vengono sottoposti a dei test effettuati nelle tipiche condizioni di intervento. Ovviamente durante il test gli indumenti vengono posti su dei manichini.
Per gli indumenti ignifughi, invece, che vengono utilizzati da lavoratori esposti a fonti di calore, la norma de seguire è la EN 531 promulgata nel 1995. Anche per questi indumenti viene solitamente utilizzato il NOMEX.

Sugli indumenti viene, inoltre, indicata la tipologia di fuoco a cui possono essere esposti: la resistenza al breve contatto alla fiamma e ad almeno un tipo di calore viene indicato dalla lettera A, per il calore convettivo si utilizza la lettera B, per il calore radiante la lettera C, per i grossi spruzzi di alluminio la lettera D, per i grossi spruzzi di ferro o per la combinazione dei rischi identificati dalle lettere A,B,C, e D viene utilizzata la lettera E.

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