Redigere e aggiornare il regolamento condominiale

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Descrizione Redigere e aggiornare il regolamento condominiale

Per impedire che in un condominio sorgano liti insanabili tra i comproprietari delle unità immobiliari o venga trascurato il decoro dell’edificio stesso è indispensabile redigere e aggiornare il regolamento condominiale. Il regolamento è, infatti, una sorta di statuto interno del condominio, che serve per garantire la corretta gestione delle parti comuni. Il regolamento può, inoltre, essere a carattere assemblare o contrattuale. Per redigere e aggiornare il regolamento condominiale di primo tipo deve essere convocata un’assemblea, durante la quale vanno stabilite solo le norme che regolamentano l’uso delle cose comuni e la ripartizione delle spese. Affinché questo regolamento sia poi approvato il voto favorevole deve corrispondere alla maggioranza degli intervenuti in assemblea, che devono a loro volta rappresentare almeno 500 millesimi del valore dell’edificio.

Il regolamento contrattuale, invece, redatto dal venditore/costruttore, oltre alle norme già previste per quello assemblare, può essere redatto con l’aggiunta di norme, in alcuni casi anche derogatorie rispetto a quanto previsto dalla legge, e può prevedere anche limiti ai diritti di proprietà esclusiva. Tale regolamento contrattuale, per essere valido, deve essere sottoscritto da tutti comproprietari dell’immobile, oppure accettato da tutti attraverso un richiamo scritto allegato all’atto d’acquisto. In ogni caso la redazione del regolamento condominiale impone la massima chiarezza nella definizione delle clausole limitative del diritto di proprietà dei singoli condomini.

Per quanto riguarda, invece, l’aggiornamento e revisione del regolamento condominiale assemblare le clausole possono essere modificate con la stessa maggioranza con cui sono state approvate; stessa cosa si verifica anche nel caso di un regolamento contrattuale, le cui norme possono essere modificate con le stesse maggioranze previste per quello assemblare. La revisione del suddetto regolamento può essere richiesta anche direttamente dai condomini, almeno in numero di due, che possono sollecitare presso l’amministratore la convocazione di un’assemblea straordinaria, atta a discutere proprio della revisione delle norme indicate dai condomini stessi.

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