Vigilanza privata, 12 morti sul lavoro solo in Puglia!

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Vigilanza privata, 12 morti sul lavoro solo in Puglia!

Soltanto nella regione Puglia dal 2005 al 2010 si contano più di 12 morti tra gli addetti alla vigilanza privata, e 623 infortuni (dati Inail). Per uno stipendio di 1100 Euro di base mi sembra che rischino un po’ troppo!

Garantiscono la sicurezza a milioni di Euro e non riescono a garantire la propria vita. Gli istituti di vigilanza e la stessa sicurezza pubblica sembrano insensibili al problema. Nonostante sia stato firmato un protocollo che garantisce la protezione militare al trasporto valori uguale o superiore a un milione di Euro.

Protezione militare intesa come “bonifica del percorso”,servizio permanente di comunicazione, oltre la scorta di una pattuglia di polizia ogni 10 km. Sembra invece che anche questa saggia decisione, intesa a proteggere la vita delle guardie giurate, sia stato raggirata e disnecessaria quando il trasporto, fino ad un milione e mezzo di Euro, sia accompagnato dal sistema di localizzazione GPS o in alternativa possegga un sistema di macchiamento delle banconote o lo stivaggio in casseforti con combinazione variabile.

In vista dello svuotamento del cavò di Lecce da parte della Banca d’Italia e il trasferimento in quel di Foggia. Il 28 maggio scorso, i dipendenti degli istituti di vigilanza privata della Puglia hanno voluto sottolineare questa mancanza di attenzione nei confronti della sicurezza personale delle guardie giurate.
Servirà a qualcosa? Il Savip (sindacato autonomo vigilanza privata) nella persona del suo segretario nazionale il sig. Vincenzo del Vicario si sta muovendo in tutti i modi possibili per sensibilizzare al problema chi decide sopra l’attuazione di certi regolamenti.

Con questo articolo vorremmo dare il nostro piccolo contributo al suo operato e stare vicini alle famiglie di  chi in questi anni ha sofferto per questi 12 morti coraggiosi.
 

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